Calendario scolastico: Italia Viva difende l’autonomia delle scuole contro l’idea di Valditara di impedire le chiusure in occasione di feste non “ufficiali”

“La norma annunciata dal Ministro Valditara in merito all’impossibilità per le scuole di decidere sui giorni di chiusura, rischia di non essere efficace, di avere vita breve e soprattutto rischia di minare l’autonomia scolastica che invece andrebbe aumentata perché rappresenta uno strumento utile per rispondere ai bisogni dei singoli studenti”: lo dichiarano Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, e Gabriele Toccafondi, esponente di Italia Viva ed ex sottosegretario all’Istruzione. (Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altri giornali

– “Un fatto gravissimo: una lettera indirizzata alle dirigenti e ai dirigenti scolastici che come assessora regionale all'Istruzione avevo firmato e chiesto da alcuni giorni all'Ufficio Scolastico Regionale (Ministero) di inviare, non solo non è stata inviata ma è finita nelle mani di Susanna Ceccardi addirittura prima che alle scuole”. (LA NAZIONE)

Così come non è festività riconosciuta il Carnevale, eppure lo festeggiano – … (Il Fatto Quotidiano)

"Definire le festività religiose è compito dello Stato, mentre definire il calendario scolastico è compito delle Regioni. Risulta illegittimo consentire a una scuola di sostituirsi allo Stato e alle Regioni riconoscendo di fatto festività religiose non riconosciute dall'ordinamento italiano, precludendo il diritto costituzionale allo studio di studenti di altra o nessuna religione". (Reggio TV)

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Lo comunica la vicepresidente, con delega all’istruzione, Giusi Princi. Il Calendario scolastico 2024-2025, proposto dalla vicepresidente Princi, è stato approvato ieri, 17 aprile, con decreto numero 20 del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sulla base dell’istruttoria del Dipartimento regionale all’Istruzione, a cura della dirigente generale, Maria Francesca Gatto, e della dirigente del settore istruzione, Anna Perani. (Corriere di Lamezia)

Quello che si è appena concluso è stato un Ramadan importante non solo per i fedeli dell’Islam e per pochi altri, ma per tutto il nostro paese. (ilmessaggero.it)