Sanità. Rapporto Gimbe; Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione fondamentale, crollo spesa rende debole Ssn”

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PNRR Ponte sullo Stretto

“In ambito sanitario la prevenzione è un caposaldo, al quale ancorare non solo la cura e l’assistenza del paziente, ma anche la possibilità di contrastare in anticipo e con successo eventuali malattie oppure ottimizzare i successivi percorsi terapeutici. Allarmano, pertanto, i risultati che emergono dal settimo Rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale, che indicano un crollo della spesa riservata all’attività di prevenzione, un crollo che rende pericolosamente debole il nostro Ssn”. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo l’Istat sono 4,5 milioni di italiani che rinunciano alle cure e ben 2,5 milioni sono coloro che lo fanno non potendone sostenere le spese. L’evidenza del danno fatto negli anni dalle liste di attesa, che di fatto hanno tagliato fuori gran parte della popolazione dall’assistenza che secondo l’articolo 32 della Costituzione, dovrebbe essere garantita ai cittadini, è sotto gli occhi di tutti” dichiara in una nota il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. (BlogSicilia.it)

Profondo rosso (LaC news24)

Per garantire livelli sempre più elevati di qualità nella prevenzione, nella cura e nell’assistenza, è necessaria la costante adozione di misure sinergiche da parte di tutti gli attori coinvolti». La sua efficienza è frutto, naturalmente, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi applicati, responsabilità, quest’ultima, affidata alle Regioni. (Sanità24)

Rapporto Gimbe/ Mattarella, Ssn pilastro essenziale tutela diritto salute. «Misure sinergiche per livelli sempre più elevati qualità»

Sembra un gioco di parole, è un tema portante, cruciale, sul quale recentemente si è espresso un personaggio fuori dal Comune: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione della presentazione in senato proprio di questo report, basato sui recenti dati Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali). (La Stampa)

La sanità pubblica italiana ‘scricchiola’: il personale scarseggia (o si dà alla fuga), le diseguaglianze Nord-Sud si acuiscono, sale la spesa delle famiglie, costrette a pagare di tasca propria un numero crescente di prestazioni, oppure – in 4,5 mln – a rinunciare alle cure, spesso per problemi economici. (Fortune Italia)

E il numero delle persone costrette a pagare di tasca propria per le cure mediche è balzato in avanti del +10,3% in un solo anno; nel linguaggio tecnico tale spesa viene definita "out of pocket". (QuiFinanza)