Grand Hotel Albania: viaggio dove (non) finiscono i migranti che Roma non vuole
Raccontare l'Albania ai tempi dell'accordo tra il governo Meloni e quello guidato da Edi Rama è soprattutto una questione di barriere. Non è la solita geografia del paese delle aquile, composta da una catena montuosa che separa la costa dal suo interno, bensì invalicabili gradi di separazione culturali, economici, sociali e linguistici. Sono visibili dappertutto. I grattacieli del potere finanziario della capitale oscurano la visuale sugli angoli degradati, dove sopravvivono car washing pronti a lucidare suv di lusso e anziani arrotondano la misera pensione offrendo una bilancia dove i passanti possono pesarsi. (Today.it)
Se ne è parlato anche su altri media
L’incontro, tenutosi a un anno dall’accordo tra Albania e Italia, ha riunito associazioni e collettivi dall’Italia e dall’Albania, uniti nel dissenso contro un accordo giudicato incostituzionale dai promotori dell’iniziativa. (ravennanotizie.it)
L’unico effetto è quello di condannare persone esauste, che arrivano in Europa per scappare da violenze e discriminazioni, a nuovi viaggi e trasferimenti estenuanti. Una scelta crudele e vergognosa che sta peraltro determinando danni enormi al bilancio dello stato”. (Civonline)
Il governo ci ripensarci e venga in aula ad ammettere che è una sconfitta che sta costando 800 milioni agli italiani”. (Civonline)
I migranti arrivati a Shengjin Dopo uno strano giorno di attesa, giovedì 7 novembre, durante il quale le voci sull’arrivo della Libra si sono rincorse, accavallate e confuse, alla fine gli 81 metri della corvetta militare sono entrati nel piccolo porto di Shengjin, nel nord dell’Albania dove i cartelli stradali per il Kosovo sono uguali a quelli per raggiungere una qualsiasi località albanese. (Today.it)
Così Carlo Calenda, leader di Azione. "Premesso che io non penso che stia ai tribunali decidere quali sono i Paesi sicuri, l’Albania costa troppi soldi ed è una cosa che non funziona. (Civonline)
Lo dichiara, dal porto di Shengjin, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "Sono al porto di Shengjin, in Albania, all'hotspot voluto dal governo italiano, dove si sta preparando la partenza dei 7 richiedenti asilo arrivati appena un paio di giorni fa. (Civonline)