Il momento dell'esplosione nel deposito di Calenzano

Il momento dell'esplosione nel deposito di Calenzano
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La Repubblica Firenze.it INTERNO

Ecco il momento dell’esplosione alle 10:20 ripreso da una delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento. La procura di Prato, diretta da Luca Tescaroli, sta in queste ore ricostruendo cosa è accaduto nel deposito di Calenzano attraverso le immagini e il racconto dei sopravvissuti. Dai nostri inviati Giuliano Foschini e Luca Serranò (La Repubblica Firenze.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A quanto sinora reso noto, 5 in tutto i trasfertisti: due impegnati in attività di ufficio non sarebbero stati raggiunti dall’esplosione. Altri 3 invece sarebbero stati impegnati proprio sull’impianto. (Potenza News )

Proseguono le indagini sull’esplosione avvenuta presso la raffineria Eni di Calenzano, un tragico evento che ha causato la morte di almeno due persone e la scomparsa di altre tre. Restano incerti i dettagli sul destino degli altri lavoratori. (ilmessaggero.it)

Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni. (ilmattino.it)

Esplosione al deposito Eni di Calenzano: comunità sotto shock e danni ingenti

La vittima farebbe parte della lista delle cinque persone che mancano all’appello, due morti e tre dispersi, tutti operai che stavano guidando le autocisterne. È stato identificato il corpo di una delle persone morte nell’esplosione di Calenzano (Sassilive.it)

La fiammata e la colonna di fumo nero che si alza in cielo: il momento dell'esplosione nel sito Eni di Calenzano (Firenze) ripreso da una telecamera di sicurezza. Tutti gli aggiornamenti su Repubblica (La Repubblica Firenze.it)

Un tessuto residenziale consapevole della intrinseca pericolosità di una convivenza con un deposito che ospita serbatoi di liquidi infiammabili. Che richiederà inevitabilmente giorni, settimane o addirittura mesi per metabolizzare la tragedia al deposito Eni di Calenzano (LA NAZIONE)