Trump e la tentazione del potere assoluto
Tre motivi per i quali sono preoccupato da come il presidente americano si comporta: pare non riconoscere alcun limite, è ossessionato dal comunicare, riconosce solo le ragioni della forza Chi segue questa mia rubrica sa che sono un popolare anzi, per essere più precisi, un liberal-popolare del centrodestra, non un popolare di sinistra. Dunque, se fossi negli Stati Uniti, certamente mi sentirei più affine ai repubblicani, con cui condivido molte idee politiche, in particolare una visione fondata sul primato della società rispetto allo Stato. (Tempi.it)
Su altre fonti
Un po’ ovunque – dal governo federale a Capitol Hill, dagli atenei agli studi legali – … (L'HuffPost)
Le persone sono scioccate da ciò che sta accadendo al sistema giudiziario. Sono stato eletto per molte ragioni, ma una delle principali era LEGGE E ORDINE, una parte importante della quale consiste nell’eliminare RAPIDAMENTE una vasta rete criminale di individui, che sono entrati nel nostro Paese attraverso la politica di frontiere aperte del corrotto Joe Biden! Queste sono persone pericolose e violente, che uccidono, mutilano e, in molti altri modi, danneggiano la gente del nostro Paese. (agenzia giornalistica opinione)
Sono ormai innumerevoli gli episodi che mostrano come il presidente e la sua amministrazione abbiano ingaggiato uno scontro feroce e dagli esiti imprevedibili con giudici federali, studi legali sgraditi, la stessa rule of law, il principio di legalità che governa la democrazia americana da quando, 250 anni fa, i coloni si ribellarono alla monarchia britannica. (Il Fatto Quotidiano)
Così parlava Will McAvoy (Jeff Daniels) a una sconvolta platea televisiva nella prima puntata della serie The Newsroom. «Il primo passo per risolvere qualsiasi problema è riconoscere che ce n’è uno: l’America non è più il più grande Paese del mondo». (LaC news24)
Nuovi annunci di tagli del personale federale (10 mila dipendenti della Sanità, un terzo di quelli del Fisco, meno 8% al Pentagono), lo smantellamento di fatto del ministero della Pubblica istruzione e dell’agenzia UsAid (decisioni che spetterebbero al Congresso), e un’infinità di atti e ordini esecutivi che ignorano le competenze del Parlamento e sono in contrasto con leggi della Repubblica o, addirittura, con la Costituzione. (Corriere della Sera)
Il 2 marzo il sito della televisione svizzera ha fatto un po’ di conti. E ha calcolato che in soli 40 giorni dall’insediamento del 20 gennaio Donald Trump aveva firmato ben 79 Ordini Esecutivi, un numero che non si vedeva dal 1937 e che ha eguagliato quelli emessi da Biden in un intero anno. (articolo21)