Cosa resta di Hamas? Le ipotesi sul nuovo leader, il passo indietro del Qatar e l'incognita Trump
Israel Katz, nuovo ministro della Difesa israeliano, ha assunto il proprio ruolo con dichiarazioni ottimistiche: «Hamas è stata sconfitta dal punto di vista organizzativo anche se a Gaza continuano a esserci più terrorismo e guerriglia». È davvero così? L’Idf ha stimato in circa 18 mila i combattenti uccisi. Un numero che è oscillato spesso sollevando qualche interrogativo da parte di osservatori israeliani. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
Il Qatar si è ritirato come mediatore nei negoziati per il cessate il fuoco e l'accordo sugli ostaggi a Gaza. Doha ha quindi informato Hamas che il suo ufficio nella capitale non ha più ragion d'essere. (Secolo d'Italia)
A guardarla bene non è una porta sbattuta, piuttosto socchiusa. Nonostante ciò, la notizia che il Qatar si ritira dal ruolo di mediatore e «in conseguenza di ciò» ha chiesto ai dirigenti di Hamas di lasciare il Paese e chiudere il loro ufficio politico, è il colpo più duro inflitto al negoziato per il cessate il fuoco a Gaza e il ritorno degli ostaggi rapiti più di un anno fa in Israele. (la Repubblica)
L'agenzia ufficiale di stampa libanese ha reso noto che gli attacchi hanno preso di mira tre edifici della città e hanno causato gravi danni ai condomini vicini, precisando che Israele non aveva emesso alcun avviso di evacuazione prima degli attacchi. (la Repubblica)
L'emirato di Doha si ritira dalle trattative e si prepara ad espellere l'ufficio politico di Hamas in esilio: «Non serve più al suo scopo» (Open)
Doha si ritirerà dai negoziati per il cessate il fuoco a Gaza, in stallo da mesi e, annuncio ancora più rilevante, si appresta a cacciare la leadership di Hamas dal Paese. “I qatarini hanno informato gli israeliani e … (Il Fatto Quotidiano)
Il fronte diplomatico a Doha è caldo. Il Qatar, infatti, ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e secondo alcuni media israeliani, ha stabilito che l’ufficio di Hamas “non serve più a nessuno scopo”, chiarendo, come riporta l’emittente israeliana Kan Tv, che il gruppo palestinese non è più il benvenuto nel Paese. (Il Fatto Quotidiano)