«The Brutalist», ovvero l'arte di frastornare sotto troppe ambizioni (voto 7-)

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Si esce frastornati da «The Brutalist» (Il brutalista, inteso come esponente dell’omonima corrente architettonica) di Brady Corbet, storditi da una macchina da presa che dà l’impressione di essere affamata di immagini, di volersene impossessare come per restituire visivamente lo strazio che divora László Tóth (Adrien Brody), sopravvissuto ai campi nazisti ma separato dalla moglie e accolto in Pennsylvania dal cugino Attila (Alessandro Nivola). (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Se in questi giorni avete seguito la discussione sulla Mostra del Cinema di Venezia, sapete che i critici hanno già deciso il film che vincerà il Leone d’oro: è The Brutalist di Brady Corbet, descritto con aggettivi quali “monumentale” e “capolavoro” da tutti quelli che hanno avuto la fortuna di assistere alla prima andata in scena nella Sala del Lido. (Rivista Studio)

Brady Corbet è riuscito a fare una cosa rara: un grande film in cui l’architettura è al centro e come protagonista c’è un architetto, interpretato da Adrien Brody, una figura ispirata a Breuer, Kahn e Rudolph. (Domus IT)

In seguito alla visione di The Brutalist, opera terza di Brady Corbet, si è verificato un fatto assai strano nella redazione di CineFacts.it. #articoli (CineFacts)

George Clooney, fuori concorso con Wolfs, ha parlato del ritiro di Joe Biden dalla competizione elettorale negli USA. Nessun cenno a Donald Trump né alla subentrata Kamala Harris. (il Giornale)

Cresce sempre più alta l’onda che ogni anno investe un film e lo trasforma in overnight cult. Per capirci, in poche righe: l’architetto László Toth nel ‘47 arriva in America dove sarà raggiunto dalla moglie Erzsébet e dalla nipote, che è voce narrante a inizio e fine film, prima da un campo di concentramento e infine dalla prima Biennale architettura del 1980. (Elle)

The Brutalist è un film di produzione americana e ambientato in parte a Budapest e negli Stati Uniti e in parte proprio a Carrara. (La Voce Apuana)