L'Ucraina ha perso la "fortezza di Vuhledar": cosa potrebbe significare per il futuro della guerra

Min lettura di Meduza L'esercito russo ha conquistato la città di Vuhledar, nella zona sud-ovest dell'oblast' di Donec'k. I combattimenti nella zona vanno avanti dalla fine del marzo 2022, quando le unità ucraine sono entrate nella città vicina al confine. Nei due anni successivi, la difesa ucraina, guidata principalmente dalla 72esima Brigata meccanizzata, ha resistito a diversi assalti consistenti delle forze russe. (Valigia Blu)

Ne parlano anche altri giornali

Anche Vuhledar sta cadendo in mano russa, la sua sorte è segnata. (Corriere della Sera)

Non è bastata la resistenza, non sono bastati i colpi inflitti agli uomini di Putin. Una città chiave per l'Ucraina, e che ora lo sarà anche per la Russia. (ilmessaggero.it)

I russi sono entrati a Vuhledar, martoriata cittadina del Donetsk finita per essere una delle tante linee del fronte. Cittadina da 14mila anime prima della guerra, ormai non è altro che un cumulo di macerie, dove pare si ostinino a vivere un centinaio di civili, che evidentemente non hanno altre alternative. (La Stampa)

Lo ha dichiarato il governatore Vadym Filashkin, aggiungendo che i combattimenti sono in corso e descrivendo la situazione come " estremamente difficile". "All'interno della città si combatte - ha detto ancora - quindi è quasi impossibile portare aiuti umanitari". (Sky Tg24 )

Mentre la situazione nell'Est dell'Ucraina si fa più complicata, con l'ufficiale caduta della città si Vuhledar, importante snodo del Donetsk, emerge per l'ennesima volta un atto che esula da ogni logica e normativa, anche all'intero di un conflitto: l'esecuzione a sangue freddo di prigionieri di guerra. (il Giornale)

Il lancio di un missile anti-carro da parte di un artigliere ucraino nel Donetsk - Reuters (Avvenire)