Maxideduzione costo del lavoro: arriva la proroga fino al 2027
La Legge di Bilancio 2025 prevede la proroga fino al periodo d’imposta 2027 incluso della maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione, in relazione alle nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, effettuate in ciascun anno (art. 4, D.Lgs. n.… (Fiscal Focus)
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A partire da gennaio, i lavoratori dipendenti potranno beneficiare di un nuovo bonus economico che arriverà direttamente sul conto corrente. Con un importo massimo che può raggiungere i 5.000 euro, questo incentivo rappresenta una misura importante per sostenere il reddito dei lavoratori e incentivare l’occupazione. (Il Fatto Vesuviano)
Il costante trend di incremento durante l’anno, dopo un fisiologico rallentamento nei mesi di settembre e ottobre, ha ripreso la sua corsa: nei soli primi 15 giorni del mese di novembre sono stati depositati 258 nuovi contratti i cui premi sono sottoposti a un’aliquota per l’imposta sostitutiva che, a partire dal 1° gennaio 2023, era stata dimezzata rispetto al passato ed è pari al 5% degli importi corrisposti al singolo lavoratore beneficiario. (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
È questa una delle novità emerse tra le misure illustrate in una nota del ministero dell’Economia e delle finanze a seguito del Consiglio dei ministri. (Corriere della Sera)
Per i primi, si continuerà ad applicarsi l’imposta sostitutiva del 5% sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali regionali e comunali, mentre per i fringe benefit viene confermato l’aumento del limite a mille euro previsto per quest’anno per tutti i lavoratori dipendenti e a 2 mila euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico. (Corriere della Sera)
La manovra ha confermato per il 2025 le soglie per i fringe benefit già previste per lo scorso anno. Il 'bonus', erogato dal datore di lavoro se l'azienda o il contratto lo prevedono, arriva a 2mila euro per i dipendenti con figli a carico. (Fanpage.it)
Più nel dettaglio, la detassazione si applica a tutti i premi di risultato corrisposti nel privato ma tenendo in considerazione determinati criteri. Come spiegano da Ipsoa, i premi di risultato di ammontare variabile «collegati ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, e le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell'impresa, sono soggetti ad un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali del 10%, entro il limite complessivo di 3.000 euro lordi». (Corriere della Sera)