Autonomia, la bizzarra versione del leghista Iezzi: “Sinistra e M5s sconfitti, dovremmo fare una statua a Calderoli nelle piazze di tutta Italia”
“A Calderoli bisogna fare una statua. Ha avuto ragione rispetto a decine di costituzionalisti che dicevano che questo testo era incostituzionale e invece la Consulta ha detto che è assolutamente costituzionale. Calderoli aveva ragione, la sinistra e tanti costituzionalisti di parte avevano torto. Bisognerebbe fargli una statua in ogni piazza di ogni Comune, soprattutto al Sud visto che l’autonomia servirà tanto al Mezzogiorno per togliersi amministratori come De Luca o Emiliano che in questi anni hanno fatto tanti danni”. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri media
Dovranno farlo i partiti di governo, che pure si sono affrettati a far passare la decisione dei giudici costituzionali come un fattuale via libera. Dovrà farlo pure la sinistra, che invece ha subito gridato alla bocciatura, al no netto dei giudici alla riforma. (ilmessaggero.it)
«Le riforme dell’autonomia e del premierato camminano insieme — ha ricordato in sintesi Matteo Salvini a Giorgia Meloni, secondo quanto riferiscono fonti presenti — e non si deve mollare su nessuno dei due fronti». (la Repubblica)
Attilio Fontana, presidente leghista (e milanista) della Regione Lombardia, inquadra così il dibattito sulla legge per l’autonomia differenziata dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, mosso dai ricorsi delle Regioni contrarie (e rosse): Toscana, Campania, Puglia e Sardegna. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il ministro della giustizia Carlo Nordio, a margine dell'evento "Governare il cambiamento: umanesimo e intelligenza artificiale", ha commentato la recente sentenza della Consulta sull’autonomia differenziata: "Una decisione equilibrata. (la Repubblica)
La Corte costituzionale «è intervenuta pesantemente su alcuni settori che sono quelli proprio tipici del referendum. A spanne, con prudenza, direi che questa sentenza dovrebbe eliminare almeno per ora la possibilità del referendum». (Il Sole 24 ORE)
La sentenza riguarda la legge, non il lavoro del Clep. Professor Esposito, il lavoro svolto è lontano dal principio di solidarietà? «Assolutamente no. (Corriere della Sera)