Lepore: «Pezzi della destra non riconoscono la verità, ma la città sa reagire»
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Matteo Lepore è sindaco di Bologna dal 2011, alla guida di una giunta di centrosinistra. Quando è nato, ad ottobre del 1980, la bomba della stazione era scoppiata da appena due mesi. È il primo sindaco nato dopo la strage, ma non per questo ha scelto di parlarne meno dei suoi predecessori. L’anno scorso si oppose fortemente alla richiesta di alcuni parlamentari di destra di aprire una nuova commissione d’inchiesta sull’attentato. (il manifesto)
La notizia riportata su altre testate
E lo fa in un anno particolare perché sono arrivati "importanti aggiornamenti dalle sentenze dei Tribunali e questo per noi insieme ai familiari è fondamentale e importante", dichiara il sindaco Matteo Lepore aprendo le celebrazioni nel cortile del Comune. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Conosco la città, conosco la storia della strage, che cosa ha rappresentato e rappresenta. La matrice della strage è neofascista: è accertata da sentenze definitive e nessuno le può mettere in discussione", commenta in un'intervista al Corriere della Sera. (La Provincia di Cremona e Crema)
E' la verità e questa diventa la lettura della strategia della tensione, è un passo eccezionale per conoscere fino in fondo la storia criminale e politica del nostro paese". Gli ultimi processi, l'appello Cavallini e sui mandanti hanno certificato che la strage è stata organizzata e finanziata dai vertici della P2, protetta dal punto di vista organizzativo in maniera molto attenta dai nostri servizi segreti, ed eseguita da terroristi fascisti. (Il Messaggero Veneto)
Strage di Bologna, 44 anni fa l'attentato alla stazione ferroviaria 02 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)
Denominata “La strage di Bologna“, si tratta del più grave atto terroristico avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione. La mattina del 2 agosto 1980, alle ore 10.25, una valigia contenente una bomba, lasciata nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Bologna, esplose causando una strage. (vulturenews.net)
Dolore e amarezza in questo giorno 44^ anniversario della strage. La figlia di Francesco Antonio Lascala, centralinista delle ferrovie in pensione di 56 anni: «Qui nessuna lapide in memoria, nessun luogo con il suo nome. (LaC news24)