Tragedia al porto di Genova, sette indagati per la morte di Macciò: un rebus da risolvere
La morte in porto di Giovanni Battista Macciò continua a essere un rebus: per risolverlo sono al lavoro i magistrati della Procura di Genova che hanno iscritto nel registro degli indagati sette persone. Si tratta del conducente della ralla che ha travolto l'operaio, Patrizio Randazzo, il Console della Culmv Antonio Benvenuti, il general manager di Psa Roberto Goglio e ancora Paolo Casali, head of services di Psa e Marco Ferrari direttore ingegneria civile di Psa Italy Services. (Telenord.it)
La notizia riportata su altri media
Iniziano a emergere i primi dettagli delle indagini incentrate sull'incidente al porto di Genova Prà che, ieri mattina prima dell'alba, ha causato la morte di un operaio di 52 anni, Giovanni Battista Macciò, schiacciato tra due ralle. (il Giornale)
A dirlo, tramite il suo avvocato Paolo Scovazzi, è stato il portuale che la notte scorsa guidava la ralla che ha travolto e ucciso in porto il collega Gianni Battista Macciò. Gli inquirenti cercano ora di capire come mai il conducente della ralla abbia fatto quella manovra definita "anomala" (Sky Tg24 )
Quanto alla positività alla cannabis, l'operaio ha ammesso: "Ho fumato una canna uno o due giorni prima dell'incidente ma solo -ha detto - perché non riuscivo a dormire". Ero stanco, ho avuto un colpo di sonno a causa dell'iperlavoro". (La Stampa)
C’è naturalmente il nome del camallo che a bordo della motrice ha schiacciato il collega Giovanni Battista Macciò. (La Repubblica)
Lo ha detto, tramite il suo avvocato Paolo Scovazzi, il portuale che guidava la ralla che ha travolto e ucciso in porto il collega Giovanni Battista Macciò. Il conducente era positivo alla cannabis Il conducente era anche positivo alle cannabinoidi ma non era in stato di alterazione. (leggo.it)
Dalle indagini tra l'altro è emerso che non era al telefono. (Tiscali Notizie)