Linda McMahon avrà un ruolo chiave nella nuova amministrazione di Trump

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Linda McMahon avrà un ruolo chiave nell’assistere Donald Trump a prepararsi per il suo secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti. L’ex presidente e amministratore delegato della WWE è stata recentemente nominata tra i copresidenti del team di transizione presidenziale di Trump, insieme a Howard Lutnick, amministratore delegato di Cantor Fitzgerald. La McMahon contribuirà all’identificazione e al vaglio di potenziali incaricati politici, alla stesura di ordini esecutivi, alla formulazione di strategie per l’attuazione delle iniziative politiche e alla supervisione dell’aspetto politico della transizione. (Zona Wrestling)

Su altre fonti

In una dichiarazione separata, il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha affermato che il presidente Joe Biden ha invitato il tycoon alla Casa Bianca «per garantire una transizione senza intoppi» e che Trump «non vede l'ora dell'incontro, che avrà luogo a breve». (Corriere del Ticino)

Senza dimenticare il 40enne senatore JD Vance, un tempo suo feroce critico ma ora il terzo più giovane vicepresidente della storia americana e tra i politici meno esperti e più divisivi ad aver mai ricoperto tale carica ma già indicato come possibile erede del tycoon: il suo portafoglio è tutto da definire e potrebbe spaziare dall’immigrazione alla finanza, da cui proviene. (Giornale di Sicilia)

Robert Kennedy jr e Donald Trump (il Giornale)

Scott Bessant al Tesoro, Susie Wiles capo di gabinetto... Il team del presidente Trump, passato al filtro Maga

La confidenza arriva da un ex diplomatico che con Mike Pompeo ha lavorato a lungo: «Si è tenuto fuori dai radar, ma il posto di segretario di Stato è prenotato per lui». WEST PALM BEACH. (La Stampa)

Mentre la cerimonia di inaugurazione segnerà l’inizio del secondo mandato del 45° presidente degli Stati Uniti, già si delineano alcune figure chiave che potrebbero entrare a far parte del suo “cabinet” per rilanciare l’agenda economica e politica del paese. (Economy Magazine)

L’insistenza di volere il principe dei banchieri, il ceo di JP Morgan Jamie Dimon, dentro la squadra di governo dimostra che Donald Trump cerca un nome forte per il Tesoro, capace anche di rassicurare i mercati. (L'HuffPost)