Volkswagen nella tempesta, tagli per 4 miliardi e chiusura di 3 fabbriche in Germania?
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Si prospetta una apocalisse sul colosso automobilistico tedesco Volkswagen: il Comitato aziendale ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di almeno tre fabbriche in Germania e il taglio di decine di migliaia di posti di lavoro. La notizia, anticipata da Bloomberg News, ha scatenato un’ondata di preoccupazione e rabbia tra i dipendenti e i sindacati. Il piano, definito “storico” dal Comitato aziendale, mira a risanare i siti produttivi del gruppo. (QN Motori)
Su altre fonti
Nell’ambito delle iniziative per i 20 anni di attività l’Anacaad organizza per mercoledì 30 ottobre in piazza Borgia 4 a Ozieri (inizio alle 10) il convegno nazionale “Allevare il futuro-Tecniche di riproduzione assistita nel cavallo”. (SARdies.it)
Volkswagen punta a licenziamenti e tagli salariali del 10% La direzione della Volkswagen ha recentemente presentato al consiglio un piano che prevede una riduzione del 10% delle retribuzioni in tutti i settori, nonché il congelamento dei salari nel 2025 e nel 2026, secondo quanto dichiarato da Daniela Cavallo, responsabile del consiglio di fabbrica che stima che i lavoratori subiranno tagli salariali di circa il 18% nel periodo considerato. (Wall Street Italia)
Questo sarebbe il numero di fabbriche del gruppo Volkswagen a rischio di chiusura in Germania. Il costruttore, oltre agli enormi investimenti per il passaggio all'elettrico, è alle prese con il calo delle vendite di auto (-2,6% nel 2024), specie in Cina e con la concorrenza proprio dei marchi cinesi. (La Gazzetta dello Sport)
Seonco le anticipazioni della stampa tedesca, Volkswagen chiuderà almeno tre fabbriche in Germania, decine (Secolo d'Italia)
Volkswagen chiuderà almeno tre fabbriche in Germania. Lo ha reso noto il consiglio di fabbrica del colosso automobilistico tedesco, secondo alcuni media come Bild e die Welt che hanno citato le parole della presidente del consiglio di fabbrica, Daniela Cavallo. (Open)
La crisi del colosso tedesco, come per altri gruppi, strettamente legata al mancato boom delle auto elettriche, era cominciata con l’annuncio della chiusura di stabilimenti - e, in parallelo, con la ricerca di compratori per quello Audi in Belgio - e con un profit warning sui conti di fine anno. (Torino Cronaca)