Ferrari, tentata truffa con l’IA. L’ad Vigna “ricreato” con il deepfake

MILANO – Una volta una telefonata allungava la vita, ora la può terribilmente complicare. Ma se dall’altra parte della cornetta c’è una persona sveglia, il vecchio motto continua ad avere la sua validità. Si potrebbe riassumere così quel che è accaduto alla Ferrari, in un recente caso che svela come la tecnologia e il crimine siano sempre più intrecciati, grazie alla possibilità di cibarsi di in… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In realtà, si trattava di un tentativo di truffa attuato attraverso l’intelligenza artificiale. O, meglio, da una persona al telefono che aveva la stessa voce del ceo di Maranello. (Corriere della Sera)

Bene, qualcosa di simile - quanto meno per le modalità usate - a quanto pare stava per succedere anche in Ferrari. Ve la ricordate la storia del dipendente di una società britannica con sede a Hong Kong che, tradito dal deep fake, ha eseguito bonifici per una truffa complessiva da 25 milioni di dollari? Ne avevamo scritto qui . (Il Sole 24 ORE)

Ferrari, un Deep Fake tenta la truffa milionaria. Ecco il trucco con cui il manager ha smascherato il finto Ceo

Il tono era più o meno questo "Hai sentito della grande acquisizione che stiamo per fare?". (Automoto.it)

La notizia viene resta nota da Bloomberg, che ha potuto anche visionare i messaggi via WhatsApp che hanno dato il via al tentativo di raggiro. “Ehi, hai sentito della grande acquisizione che stiamo pianificando? Potrei avere bisogno del tuo aiuto” diceva uno di questi, arrivato sullo smartphone del manager in questione. (Torino Cronaca)