Calenzano, le testimonianze: «Stendevano bitume e caricavano il carburante. La direzione sapeva tutto»
«Ormai non ci facciamo più caso a chi entra per fare lavori di manutenzione. Per la semplice ragione che sono sempre qui dentro, sono una presenza fissa». Giuseppe Bellina, 55 anni, due figli e da 23 anni a fare la spola tra deposito Eni e distributori di benzina, la mattina del disastro aveva fatto due carichi della sua autocisterna. Il primo alle 4, il secondo alle 7,30. Quando c’è stata l’esplosione era già uscito dal deposito. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Le vittime, tutte italiane, erano professionisti esperti, impegnati quotidianamente in attività che li portavano a viaggiare per tutta la penisola. Con il recupero dell’ultimo disperso, il bilancio è definitivo: cinque morti e oltre venti feriti, tra cui tre in gravi condizioni. (Tiscali Notizie)
Sostiene il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, tornato alla guida del comune nel 2024 dopo esserne già stato sindaco due volte fra il 1999 e il 2009, che il deposito Eni in cui è accaduto il drammatico incidente lunedì 9 dicembre con il suo carico di vittime e feriti, è a rischio per il territorio e quindi andrebbe spostato da dove è nonostante il piano di emergenza esistente varato 20 anni fa e aggiornato negli anni con la prefettura di Firenze. (Open)
Temeva per la sua incolumità Vincenzo Martinelli, una delle cinque vittime della strage del deposito di Calenzano. A testimoniarlo non è solo la lettera — che Repubblica ha pubblicato ieri in esclusiva — che aveva inviato alla sua azienda (la Bt traporti), per denunciare «continue anomalie riscontrate sulla base di carico». (La Repubblica Firenze.it)
La Procura di Prato ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. (Sky Tg24 )
Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti in piazza a Calenzano (Fi) dove ha partecipato alla manifestazione sindacale, dopo la strage all’impianto Eni, assieme al senatore, Tino Magni, al segretario toscano di SI, Dario Danti, e al sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi. (Agenzia askanews)
1 Visualizzazioni Nel pomeriggio il presidio indetto dai sindacati davanti al palazzo comunale. Oggi lutto regionale (055firenze)