Liste d’attesa, carenza di personale e divari tra Regioni: la sanità dimenticata dalla Legge di Bilancio

Min lettura In occasione del secondo anniversario dell’insediamento del suo governo, lo scorso ottobre la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato che il suo esecutivo ha “destinato alla sanità un livello di risorse che mai nessun governo aveva destinato in precedenza” e sono state promesse “più risorse per ricostruire la sanità”. Nonostante ciò, però, la legge di bilancio 2025 ha ampiamente scontentato il mondo medico e sanitario, che ha parlato di interventi e finanziamenti insufficienti. (Valigia Blu)

Su altri giornali

La Manovra 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, tuttavia solo una parte dei provvedimenti previsti è entrato in vigore il 1° gennaio, mentre per gran parte di questi sarà necessario attendere i decreti attuativi che ammontano a oltre un centinaio. (PMI.it)

Ulteriore detrazione per redditi tra 20.000 e 40.000 euro; Limiti alle detrazioni per redditi superiori a 75.000 euro, con coefficienti in base al numero di figli a carico. (Lapam)

«Devo sicuramente prendere atto che alcune risorse economiche sono state messe nel settore della sanità, anche se una parte era già prevista da precedenti disposizioni legislative. Il problema, però, rimane sempre quello relativo al personale e della corretta spesa sanitaria, che dovrebbe essere fatta senza sprechi». (Sanità24)

Come saranno gli stipendi nel 2025? Irpef e nuovi tetti alle detrazioni, così cambia la busta paga

di Sabrina Maestri, Scuola in Forma La notizia dei tagli rivolti al personale scolastico ha destato fin da subito preoccupazione e malcontento. La previsione è contenuta nella legge n. 207/ 2025 (vale a dire la Manovra Finanziaria 2025) che può dirsi ormai definitiva. (Formazione Anicia)

Tra le principali novità figura la riduzione del cuneo fiscale: i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro beneficiano di un taglio delle imposte, mentre per redditi fino a 32.000 euro è prevista una detrazione fissa di 1.000 euro, che decresce progressivamente fino ad azzerarsi per redditi superiori a 40.000 euro. (Consulenti del Lavoro)

E questo grazie ad alcuni bonus e detrazioni. Nel 2025 la busta paga per qualcuno cambierà. (Corriere della Sera)