Il conto alla rovescia per l’attacco di Israele all’Iran, la Pontida sovranista (e anti Tajani), l’addio a Sammy Basso

Approfondimenti:
Guerra tra Gaza e Israele

Buongiorno. Oggi è il primo 7 ottobre dopo «il» 7 Ottobre, quello con la maiuscola delle tragedie incancellabili della Storia. Quello della mattanza di Hamas, dei 1.200 morti e degli oltre 250 ostaggi, metà dei quali morti anche loro o ancora prigionieri. Quello che ha dato inizio all’ecatombe di cui ancora non si vede la fine: quasi 42 mila vittime per gli attacchi israeliani a Gaza, oltre 2 mila in Libano, chissà quante ancora nei prossimi giorni, con tutti che attendono, ad ore, la «punizione» promessa all’Iran da Benjamin Netanyahu, che potrebbe innescare una nuova spirale di ritorsioni reciproche fuori controllo (Teheran ieri ha prima disposto e poi revocato la chiusura di aeroporti e spazio aereo del Paese). (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Tale visione deriva dall’eccessiva enfasi posta da esperti e analisti sulla dimensione geopolitica delle crisi internazionali e sulla rivalità tra medie e grandi potenze. (ISPI)

Chi vince e chi perde in Medio Oriente? «Perde senza dubbio l’Iran, almeno per ora», risponde Gilles Kepel. Il ragionamento era che Hezbollah avrebbe potuto reagire bombardando Israele dal Libano. (Corriere della Sera)

Gilles Kepel: «Teheran è in crisi, si è vicini alla svolta»

– Come in un domino del terrore, il momento di crisi attraversato dell’Iran sta provocando un indebolimento dei proxy che, fino ad ora, avevano portato avanti azioni ostili contro Israele e impensierito l’Occidente su più livelli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La consideriamo una responsabilità”. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha cominciato a tessere la tela: arrivato ieri in Qatar per una visita di due giorni, ufficialmente per sottoscrivere accordi bilaterali di vario genere, il capo del governo della Repubblica islamica ha incontrato Khalil a… (L'HuffPost)