Ecco come cambia il concordato fiscale

La strada per la ripresa è quella giusta, lo si è visto dall'extragettito di oltre 24 miliardi certificato dall'assestamento di bilancio che scongiura, come ha ammesso al Giornale il viceministro dell'Economia Maurizio Leo , il rischio di una manovra bis per il 2025. Ma è necessaria qualche correzione in corsa per assicurare ancora più gettito, confermare gli sgravi fiscali, contributivi e previdenziali varati nel 2023 (che pesano per 30 miliardi) e tagliare le tasse al ceto medio sopra i 50mila euro. (il Giornale)

Su altri giornali

Proroga della rottamazione al 15 settembre e revisione del redditometro e dell’accertamento sintetico vecchio tipo fortemente depotenziato. Sono queste le principali novità messe a punto nel decreto legislativo correttivo sul concordato preventivo biennale che il viceministro Maurizio Leo porterà oggi e sarà definitivamente approvato in consiglio dei ministri. (Italia Oggi)

Alla luce degli ultimi ritocchi, tra cui la flat tax sul maggior reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate, è bene analizzare quali sono i pro e i contro previsti per chi sceglierà di aderire al concordato preventivo biennale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il decreto correttivo di riforma fiscale approvato il 26 luglio dal Consiglio dei Ministri ha confermato le novità per il concordato preventivo biennale introducendo anche l’annunciata flat tax per le Partite IVA che aderiscono. (PMI.it)

Concordato, tasse scontate. Rottamazione al 15 settembre

Il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo sulle scadenze fiscali e concordato preventivo biennale. Lo fa sapere il viceministro dell'Economia Maurizio Leo in una nota. (Tuttosport)

Il concordato fiscale come strumento necessario per il ceto medio. (Secolo d'Italia)

Ulteriore limatura al ribasso per la percentuale dovuta nell’acconto di novembre. Diventa più flessibile la soglia (dal 50% al 30%) che consente l’uscita in caso di eventi straordinari. (NT+ Fisco)