Timori per la tenuta del comparto, l’automotive in crisi spaventa l’Ue
Il crollo delle vendite e il conseguente rallentamento della produzione, la minaccia di sanzioni da centinaia di milioni per non aver centrato gli obiettivi intermedi fissati dall’Ue, la necessità di rivedere tutti i programmi e tagliare i costi per mantenere in piedi conti che non reggono. La crisi dell’automotive parte da questi tre fattori, tutti legati alla transizione verso le vetture elettr… (La Stampa)
Su altre fonti
A sottolinearlo è un report di Moody’s, secondo il quale la liquidità sarebbe divisa tra costi straordinari di ristrutturazione, pari a circa 2,5 miliardi di euro e 1,8 in tagli dei costi programmati per i prossimi anni; il 2024 ormai in chiusura è stato un anno particolarmente critico per il settore, che ha assistito ad un calo del 3,5% nella produzione ed una previsione di tagli al personale tra 27 e 30 mila entro il 2028. (Rinnovabili)
(Adnkronos) – La crisi che sta subendo il settore dell’automotive a livello europeo, soprattutto la Germania, è dettata dal fatto che “si producono grandi auto che però non corrispondono alla domanda di mercato”. (il Fatto Nisseno)
Per quanto riguarda i licenziamenti , 900 esuberi interesseranno i lavoratori francesi, mentre circa 200 saranno individuati presso le divisioni di Repubblica Ceca, Germania e Polonia. (HDmotori)
Il settore automotive europeo sta attraversando una crisi che sembra non voler attenuarsi. In particolare, la situazione risulta critica in Paesi come la Germania, che storicamente hanno rappresentato i pilastri della produzione automobilistica. (Ultima Voce)
Un report di Moody’s (nel quale non è preso in considerazione il gigante tedesco Bosch) evidenzia la portata di questa trasformazione imposta dal processo di elettrificazione. I fornitori europei di componenti per l’industria automobilistica stanno vivendo una fase complicata. (Il Sole 24 ORE)
La crisi ha le loro facce. Mentre la Regione all’Autodromo presentava l’alleanza europea per salvare l’automotive, gli operai del settore sfilavano per le vie del centro a Monza, in occasione dello sciopero generale proclamato ieri da Cgil e Uil. (IL GIORNO)