Paul Teal, morto a 35 anni l'attore di One Tree Hill per un tumore al pancreas. Il ricordo della compagna: «Eri la mia anima gemella»

Paul Teal, conosciuto per il ruolo di Josh Avery nella settima stagione di One Tree Hill, è scomparso il 15 novembre nella Carolina del Nord dopo una battaglia di sette mesi contro un tumore neuroendocrino al pancreas al quarto stadio, ha confermato il suo portavoce. Colin Petersen, morto il batterista originale dei Bee Gees: aveva 78 anni Paul Teal «Con profondo dolore, amo la notizia della scomparsa del nostro amato attore e amico, Paul Teal», ha dichiarato la sua agenzia, STW, in una nota riportata da TODAY. (ilgazzettino.it)

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Tear, 35 anni, si è spento dopo una lunga battaglia contro il cancro. Teal, apparso anche in diverse serie tv, era prossimo al matrimonio con la sua fidanzata Emilia Torello, che gli ha dedicato un toccante messaggio d’addio su Instagram. (Virgilio Notizie)

"Il suo talento eccezionale" si legge nella nota sui social "e il suo spirito gentile hanno toccato il cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. (Movieplayer)

Paul Teal, noto al pubblico soprattutto per il suo ruolo nella settima stagione di One Tree Hill, è scomparso all’età di 35 anni dopo una coraggiosa lotta contro un cancro al pancreas neuroendocrino in stadio 4. (Cinematographe.it)

Morto a 35 anni l'attore Paul Teal, famoso per One Tree Hill

A renderlo noto è la Cnn tramite una nota diffusa dall'agente Susan Tolar Walters. Paul Teal, attore noto per aver recitato nella serie One Tree Hill, è morto a 35 anni dopo anni di cure contro il cancro. (Today.it)

Il mondo della tv e del cinema in lutto. Paul Teal, che ha interpretato il ruolo dell’attore non dichiarato Josh Avery nella settima stagione della serie tv “One Tree Hill” (2010), è morto all’età di 35 anni venerdì 15 novembre scorso, per il cancro. (Il Fatto Quotidiano)

È morto a soli 35 anni l'attore Paul Teal, diventato famoso per il suo ruolo in One Tree Hill, serie tv andata in onda per 9 stagioni nei primi anni 2000, molto amata dalla generazione dei millennials. (La Gazzetta dello Sport)