Che fine ha fatto l'AI Act?
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La prima tappa sarà il 2 o 9 febbraio. In uno dei due giorni si svolgerà il voto finale del Consiglio europeo sull'AI Act, il pacchetto comunitario di norme sull'intelligenza artificiale. Entro metà febbraio è previsto anche il passaggio del regolamento alla Commissione per il mercato interno del Parlamento europeo, prima della votazione definitiva dell'assemblea che andrà in calendario a marzo o, più verosimilmente per ragioni di traduzione dei testi, ad aprile. (WIRED Italia)
Su altre fonti
Sull'AI Act, primo tentativo al mondo di regolare il settore, le istituzioni europee hanno trovato un accordo politico che dovrà essere approvato in via definitiva dal Consiglio e dal Parlamento europeo (ilmessaggero.it)
L’industria dell’AI è troppo importante per lasciarla nell’incertezza. (Milano Finanza)
Ci ricorderemo di certo il 2024 come l’anno in cui ha iniziato a mettere le radici la regolamentazione per l’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale. (Player.it)
La definizione di intelligenza artificiale per l’Europa e L’Ocse Solo pochi hanno colto che l’Europa, dopo l’accordo politico al Consiglio Ue sull’AI Act, ha scelto una definizione di intelligenza artificiale diversa rispetto a quella (ampia e tecnica) del Parlamento ue. (Agenda Digitale)
La Commissione Ue, tramite l’Ai Act che sarà operativo non prima del 2026, mira a creare un’Intelligenza Artificiale (AI) affidabile con le persone al primo posto. La Ue ha ben chiaro che i sistemi di AI potrebbero essere utilizzati per limitare la libertà di espressione o di riunione, o per interferire con le elezioni con rischi reali per la democrazia e lo Stato di diritto. (Il Fatto Quotidiano)
“Non esiste nessuna deroga per chi produce intelligenza artificiale rispetto alle regole del gioco, a cominciare da quelle in materia di privacy, trasparenza e concorrenza”, scrive la FTC. (L'HuffPost)