Laureati e diplomati, i dati Istat sull’occupazione
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Cosa dice la valutazione elaborata dall'Ufficio studi della Cgia su dati Prometeia Anche nel 2024 la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Veneto saranno le regioni che traineranno il Pil reale nazionale che, stando ai principali istituti di statistica, dovrebbe attestarsi attorno al +0,7 per cento, contro il +0,1 per cento della Germania, il +0,7 per cento della Francia e il +2,1 per cento della Spagna (Sbircia la Notizia Magazine)
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Il rapporto dell'Istat 'Livelli di istruzione e ritorni occupazionali, anno 2023' certifica ancora una volta come la laurea non sia solo un pezzo di carta: a parità di condizioni, infatti, i laureati hanno l'11% in più di probabilità di trovare un'occupazione, rispetto a chi possiede solo il diploma. (Skuola.net)
Secondo l’ultimo report Istat sui “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali” si laurea solo il 12,8% dei giovani i cui genitori hanno un basso livello d’istruzione, me… ROMA — La scuola è aperta a tutti in Italia, come stabilisce l’art. (la Repubblica)
Lo rivela l’Istat, sottolineando come un titolo di studio elevato favorisca l’occupazione, soprattutto tra le donne, che però continuano ad essere penalizzate nel mondo del lavoro. ROMA (ITALPRESS) – Tra i 25-64enni, il tasso di occupazione dei laureati è 11 punti percentuali più alto di quello dei diplomati, rispettivamente 84% e 73%. (CremonaOggi)
Il titolo di studio garantisce sempre un’occupazione? I dati forniti dall’ISTAT su titolo di studio e lavoro. In Italia, infatti la percentuale di laureati tra i giovani in età compresa tra 25 e 34 anni è passata dal 29,2 per cento del 2022 al 30,6 per cento. (codiciateco)
"Questi dati - sostiene la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione - dimostrano chiaramente che l'istruzione offre un 'premio' occupazionale, ma l'accesso a tale istruzione non è equamente distribuito". (idealista.it/news)
Nella fascia d'età tra i 25 e i 64 anni, il tasso di occupazione dei laureati nel 2023 è stato dell'84,3%. A rilevarlo è l'Istat che segnala come il gap salga tra gli under 35 che hanno conseguito il titolo da uno a tre anni prima: 75,4% contro il 59,7%. (Adnkronos)