«Siamo in 50mila», da Boschi a Jo Squillo: ecco chi c'era nella piazza per l'Europa

«Siamo in 50mila», da Boschi a Jo Squillo: ecco chi c'era nella piazza per l'Europa

Politici, cantanti e tanta gente. «Siamo in 50mila» ha detto soddisfatto Michele Serra dopo tre ore di interventi dal palco di Piazza del Popolo a Roma. Il videoracconto per una nuova Europa sulle note di Cappuccio Rosso cantata da Roberto Vecchioni dal palco. (Corriere TV)

Ne parlano anche altre testate

Vi racconto le contraddizioni della piazza di Michele Serra Commenti e reazioni alla manifestazione in piazza del Popolo organizzata da Michele Serra del quotidiano Repubblica. I Graffi di Damato (Start Magazine)

Questo è l'opposto di quello che dovrebbe fare l'Europa unita. Un piano che non farà altro che aumentare il nazionalismo già in crescita nei Paesi europei. (Tiscali Notizie)

Ci sono intellettuali di destra capaci di riempire le piazze e replicare l'«effetto Serra»? L'«effetto Serra» riempie le piazze e colma i cuori di buoni sentimenti europeisti. Questa la prima considerazione che viene spontanea il giorno dopo l'evento di piazza del Popolo a Roma (il Giornale)

Quelli che sul palco perdono la realtà
Quelli che sul palco perdono la realtà

Finale di fuoco, in piazza dell’Esquilino, per la contromanifestazione antieuropeista della sinistra più sinistra che si conclude col rogo plateale di una bandiera dell’Unione Europea. È il vessillo stellato su sfondo blu il nuovo nemico giurato di questo popolo antagonista (10mila persone secondo gli organizzatori, circa 2mila, più realisticamente, a fine serata) che si riunisce alle 15 dietro lo striscione di Potere al popolo. (Liberoquotidiano.it)

Andrea Lattanzi, Gianvito Rutigliano Una piazza per l'Europa, il maxi striscione degli studenti: "Non è una protesta, ma siamo per un'altra Ue senza armi" (La Stampa)

Ma sul palco si è trasformata in qualcosa di trito e ritrito: il solito attacco frontale alla destra italiana, europea e statunitense. Doveva essere una manifestazione di orgoglio europeo, aperta a tutti. (il Giornale)