Fondi, Fondi dice addio al grande Lino Capolicchio
L'attore, sceneggiatore e regista, nell'arco di oltre mezzo secolo di carriera, ha scritto una preziosa pagina della storia non solo della cinematografia italiana ma anche della città avendo a lungo vissuto a Fondi e avendo contribuito, in quanto membro del comitato scientifico dell'Associazione Giuseppe De Santis, ad esportare nel mondo tutto ciò che lega questa terra al grande schermo"
L'interpretazione di Giorgio ne "Il giardino dei Finzi Contini" (1970), diretto da Vittorio De Sica e vincitore dell'Oscar per il miglior film straniero, proietta il suo nome a livello internazionale. (latinaoggi.eu)
Ne parlano anche altri giornali
In carnet Vittorio De Sica, “dopo aver girato Il giardino dei Finzi Contini – aveva dichiarato al Fatto – ero assediato dalle fan. Se n’è andato Lino Capolicchio. (Il Fatto Quotidiano)
Si è spento ieri sera a Roma, all’età di 78 anni, uno degli attori, sceneggiatori e registi più amati del nostro Paese, icona del cinema italiano negli anni Settanta. Lunga la collaborazione con Pupi Avati, col quale ha girato diversi film di successo, tra cinema e tv (SoloGossip.it)
Dopo la sua scomparsa suo figlio Tommaso Capolicchio, sui social, ha voluto ricordare il padre con delle dolci parole. Lino Capolicchio è stato uno dei nomi più importanti nell’ambito della recitazione italiana. (mammastobene.com)
I fratelli Taviani gli dissero: "Lei sembra un attore inglese"; e mille altri proseguirono quel mantra: sembra russo, sembra tedesco… Insomma, per il cinema italiano era un alieno, un corpo estraneo Lino Capolicchio, volto efebico e bello del cinema e del teatro italiano, se n’è andato nella notte dei David, a 78 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Oltre che per la sua interpretazione di Giorgio nel «Giardino dei Finzi Contini» di Vittorio De Sica del 1970, che gli valse la vittoria di un David di Donatello per la migliore interpretazione maschile, nel 1975 Capolicchio girò ad Alba «La paga del sabato», sceneggiato tv tratto da un romanzo di Beppe Fenoglio per la regia di Sandro Bolchi. (La Stampa)
È stato un onore averlo conosciuto in questa vita, è stato un onore lavorare con lui mentre interpretava papa Celestino V" "La morte è solo un inganno - commenta Tandoi - al di là del velo, il grande maestro Lino Capolicchio è vivo più che mai, intento a recitare con gli angeli. (Sky Tg24 )