Tasse, Istat: "Sale la pressione fiscale, è al 41,3%"

I dati relativi al secondo trimestre del 2024: aumentano anche il reddito e il potere d'acquisto delle famiglie Nel secondo trimestre 2024 la pressione fiscale è stata pari al 41,3%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, in rapporto al Pil, è stato pari al -3,4% (-5,0% nello stesso trimestre del 2023). (LAPRESSE)

Ne parlano anche altri giornali

L’Italia crescerà meno del previsto. Per la crescita del Pil nazionale, «la variazione acquisita per il 2024 è pari allo 0,4%, in ribasso rispetto a quella diffusa il 2 settembre 2024 quando la variazione era stata stimata pari a 0,6%». (Corriere della Sera)

Lo rileva l’Istat. Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,5% (1,3% nel secondo trimestre del 2023). (Italpress)

Il saldo primario è risultato positivo, con un’incidenza dell’1,1% sul Pil Italia, rispetto al -0,8% del secondo trimestre del 2023. Rapporto deficit/Pil migliora in un anno (Economy Magazine)

Potere d’acquisto in aumento per le famiglie a +1,2%, ora si riesce a risparmiare di più

Buone notizie anche sul saldo primario, ovvero l’indebitamento al netto degli interessi passivi, che per la prima volta dal quarto trimestre del 2019 torna positivo con un’incidenza sul pil dell’1,1% rispetto al -0,8% di un anno fa. (Milano Finanza)

Complessivamente il 2024 presenta 4 giornate lavorative in più rispetto al 2023.La variazione acquisita per il 2024 è pari allo 0,6%, uguale a quella diffusa il 2 settembre 2024.Rispetto al trimestre precedente, tra i principali aggregati della domanda interna i consumi finali nazionali presentano una crescita dello 0,5%, mentre gli investimenti fissi lordi diminuiscono dello 0,1%. (Tiscali Notizie)

Scende invece il deficit delle Amministrazioni pubbliche rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre il saldo primario è tornato a essere positivo per la prima volta dal quarto trimestre del 2019. (QuiFinanza)