Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria a supporto delle persone con sindrome di Down

Un protocollo d’intesa che ha lo scopo di realizzare programmi, attività e progetti di rilievo sociale specificamente rivolti alle persone con sindrome di Down. E’ quanto sottoscritto mercoledì 14 febbraio, presso la sala Pagliacci del Palazzo della Provincia di Perugia, da Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, Manuela Taglia, vicepresidente di Federsanità Anci Umbria, Ferdinando Valloni, presidente di Aipd (Associazione italiana persone Down) di Perugia, e Michele Lazzari, in rappresentanza di “Uno in più” Associazione sindrome Down di Corciano. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altre testate

01:28 Sempre meno sportelli bancari, nel 2023 via 826 filiali (Il Mattino di Padova)

Il conto online, le notizie sullo smartphone, gli acquisti con l'ecommerce, da una parte. I numeri sono impietosi e danno consistenza alla percezione di profonda trasformazione dei luoghi che tradizionalmente costituivano punti di riferimento e di aggregazione. (Adnkronos)

“L’impegno assunto dall’Osservatorio e dall’UNAR è un qualcosa che va ben oltre la stipula di una semplice intesa. È uno strumento per rendere concrete una serie di azioni da mettere in campo direttamente sui territori e tra la gente, al fine di contrastare ogni tipo di discriminazione. (Sardegna Reporter)

Natalia ha conseguito la Laurea magistrale, ottenendo uno splendido 110, discutendo la tesi “Partecipazione Digitale: Un’App come Ponte Virtuale tra Cittadini e Senato” con Relatore la Prof. (Cronache Cittadine)

Un luogo che riesce a coniugare il business con l’amore verso il bello e verso il prossimo. Un locale di circa 600 metri quadrati in cui lavoro, solidarietà e arte convivono in un ambiente luminoso e accogliente affacciato su una delle zone commerciali più vissute della città. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La desertificazione è avanzata negli ultimi anni con sempre maggiore rapidità: tra il 2015 e il 2023 il 13% dei comuni italiani ha visto chiudere l’ultima filiale. Nel corso del 2023 sono stati 134 i comuni “desertificati”. (Agenzia askanews)