“Io, moglie del primo soldato ucciso, non ho una tomba su cui piangere”

Quella notte di 1000 giorni fa c’era un freddo tremendo, al villaggio di Zorynivka, regione di Lugansk. Oksana e Denys avevano parlato fino alle 2 al telefono: «Non succederà niente. Ti amo, torna presto, mi manchi. Anche ai bambini», gli aveva sussurrato lei. Aveva messo a letto i piccoli ed era andata a dormire. Il sergente Tkach era di guardia alla frontiera con la Russia. Era stato richiamato in servizio d’urgenza due giorni prima, non si sapeva bene perché. (La Stampa)

Su altri media

Sulla stanchezza punta Vladimir Putin per fiaccare la resistenza dell’Ucraina e costringere Volodymir Zelensky a una trattativa umiliante, con gli auspici di Donald Trump. All’indomani della telefonata di Olaf Scholz a Vladimir Putin, molti ucraini, civili, anziani, donne, bambini, hanno passato l… (La Stampa)

Nel 2024 Amnesty International ha verificato 17 … (Le persone e la dignità)

Ma la guerra civile fra i governi di Kiev e le popolazioni russofone e russofile nel Sud-Est del Paese dura ormai da oltre 10 anni: dalla cacciata del presidente neutralista Viktor Yanukovich nel 2014 a furor di piazza, di squadroni della morte e cecchini filoccidentali, vissuta dai filorussi come un colpo di Stato; e poi dal tradimento dei due accordi di Minsk, firmati con Mosca e mai attuati dai governi di Petro Poroshenko e Volodymyr Zelensky, ansiosi di entrare nella Nato. (Il Fatto Quotidiano)

L’appello di Zelensky all’Europa: “Fare il possibile per fermare Putin”

Le perdite dell’esercito ucraino sono recentemente aumentate; il numero dei morti e dei feriti nel 2024 ha già superato le cifre totali dei primi due anni dell’operazione militare speciale russa. (recensione militare)

Ma la guerra civile fra i governi di Kiev e le popolazioni russofone e russofile nel Sud-Est del Paese dura ormai da oltre 10 anni: dalla cacciata del presidente neutralista Viktor Yanukovich nel 2014 a furor di piazza, di squadroni della morte e cecchini filoccidentali, vissuta dai filorussi come un colpo di Stato; e poi dal tradimento dei due accordi di Minsk, firmati con Mosca e mai attuati dai governi di Petro Poroshenko e Volodymyr Zelensky, ansiosi di entrare nella Nato. (Il Fatto Quotidiano)

E l'anno prossimo sarà quello della pace». Intervenendo in una sessione straordinaria del Parlamento europeo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito il suo auspicio. (La Stampa)