Feltri: «Sono stato eletto dal popolo, non da quei quattro deficienti. Non mi dimetto»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Lettera43 INTERNO

Le parole del giornalista e consigliere regionale lombardo: «Si divertono a distorcere le mie parole. Ho solo detto che le ciclabili sono una iattura per Milano, basta vedere il numero degli incidenti che ci sono stati». «Devo chiedere scusa di che cosa? Io ho le mie opinioni. Perché mi dovrei dimettere? Sono stato eletto dal popolo, non da quei quattro deficienti». Lo ha detto Vittorio Feltri dopo la discussione in Consiglio regionale della Lombardia sulle sue affermazioni sui ciclisti e la richiesta di dimissioni delle opposizioni: «Lo trovo molto divertente, questi imbecilli si divertono a distorcere le mie parole. (Lettera43)

Se ne è parlato anche su altri media

Il centrosinistra aveva richiesto anche il voto segreto ma la maggioranza ha votato contro l'urgenza del tema, quindi escludendo la possibilità di discutere la mozione. (Il Messaggero Veneto)

Il centrosinistra ha anche depositato una mozione urgente per chiedere le dimissioni di Feltri: "Le sue parole - ha detto il capogruppo Pd in Lombardia Pierfrancesco Majorino - sono un insulto a chi non c'è più e a chi a sofferto". (Tiscali Notizie)

L'attrice e scrittrice non ha usato mezzi termini nel corso della sua ospitata a "In Altre Parole", il programma condotto su La7 da Massimo Gramellini: "L'unica cosa che mi viene da dire è levategli il vino a quest’uomo" (Il Fatto Quotidiano)

La manifestazione dopo l'attacco del giornalista e consigliere di FdI (LAPRESSE)