Al via Cop29, Marchetti (eCampus): "Fondamentale il contributo della ricerca"

Al via oggi a Baku, in Azerbaijan, la Cop29, conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si tiene ogni anno per fare il punto sulla situazione climatica globale. “Questa è una Cop molto complessa perché si parla di finanza: si dovranno definire quali saranno i nuovi fondi che verranno messi a disposizione per affrontare la crisi climatica. La mia speranza è che si possano stabilire dei nuovi target e si possa continuare con questa azione spinta di riduzione delle emissioni in modo tale da poter rispettare quanto definito nell'Accordo di Parigi”, spiega da Baku all’Adnkronos Barbara Marchetti, professoressa presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi eCampus (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

"Il finanziamento degli aiuti climatici da parte dei paesi ricchi non e' una beneficenza ed e' nell'interesse di tutti". "Un nuovo ambizioso obiettivo di finanza per il clima e' nell'interesse di ogni nazione, comprese quelle piu' grandi e ricche", ha affermato invitando i paesi a dimostrare che la cooperazione globale non e' ferma. (Tiscali Notizie)

In occasione dell’apertura della COP29, è stata lanciata a Roma la campagna Clean the COP! Promossa da A Sud, EconomiaCircolare.com e Fondazione Openpolis, la campagna denuncia l'influenza dei lobbisti dell’Oil&gas sui negoziati e chiede al governo italiano di non agevolarne la presenza. (Eco dalle Città)

Sulle rive del Mar Caspio, sorge una città dalla grande storia, e che tra le sue caratteristiche ha il curioso primato di essere l’unica capitale “sottomarina” del mondo. Posta a 20 metri sotto il livello del mate, in questi giorni Baku, la capitale dell'Azerbaijan, avrà su di sé tutti gli occhi dei media del mondo perché ospiterà un evento che in pochi avrebbero mai collegato a questa città: la Cop29, il vertice annuale globale che unisce i leader del mondo nella lotta contro il cambiamento climatico, si svolge ironicamente nel cuore di un’economia profondamente legata al petrolio. (Avvenire)

Chi non va alla Cop29: i leader dei paesi più ricchi latitano, per la Papua Nuova Guinea è una “perdita di tempo”

La Papua Nuova Guinea decide di boicottarla per l’insufficiente impegno nella tutela delle foreste. Il ministro degli Esteri Justin Tkatchenko l’aveva già definita come una “completa perdita di tempo”, ora il primo ministro James Marape dà la conferma: la Papua Nuova Guinea boicotta la Cop29, la Conferenza delle parti sul clima in programma dall’11 al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. (LifeGate)

I paesi meno avanzati (Pma, 45 nazioni altamente vulnerabili e al tempo stesso le meno responsabili della crisi climatica) reclamano più finanza climatica, possibilmente non in forma di crediti ma di contributi a fondo perduto. (il manifesto)

Si è aperta lunedì mattina a Baku, in Azerbaigian, la ventinovesima Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfcc) o COP29. Al centro dei negoziati fra i 197 Paesi membri, più l'Unione europea, sarà quest'anno la finanza. (Corriere della Sera)