Morto Cosimo Di Lauro. Rinunciava al cibo e alla difesa, ecco chi era il regista della faida

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Da oltre quindici anni al carcere duro, saranno i pm di Milano a svelare i retroscena della morte del regista della faida, la cui foto (quella vestito alla Brandon Lee) al momento dell’arresto circola ancora su molti canali social

Da almeno dieci anni ostentava un atteggiamento remissivo, ai limiti della rinuncia: rinuncia al cibo e alla difesa, comparendo spesso in aula come una sorta di nome da evocare all’appello nei rispettivi processi. (ilmattino.it)

Su altre fonti

Cosimo Di Lauro è morto nel carcere di Milano dove era detenuto in regime di 41bis. Episodio che diede spunto agli sceneggiatori della serie tv per la prima stagione della serie. (Il Fatto Quotidiano)

Nel periodo della reggenza, oltre che per il look, Cosimo Di Lauro si distinse anche per la particolare ferocia A cura di Nico Falco. Paolo Di Lauro e il figlio Cosimo. Quando Paolo Di Lauro finì in manette, il 16 settembre 2005, davanti a quell'appartamento di via Canonico Cosimo Stornaiuolo si radunò una folla. (Fanpage.it)

Gennaro Marino, secondo le indagini, non accettò mai che Paolo Di Lauro avesse lasciato la guida del clan nelle mani del figlio Cosimo Cosimo Di Lauro è stato ritenuto colpevole di numerosi omicidi: è stato condannato all’ergastolo per l’uccisione di Massimo Marino, cugino del boss Gennaro Marino, detto “Mckay”, quest’ultimo ritenuto il “braccio destro” del capoclan Paolo Di Lauro. (Il Fatto Quotidiano)

Proprio questo episodio di cronaca è stato ripreso anche nella serie TV “Gomorra”, nella prima stagione I dubbi sulla salute mentale di Cosimo Di Lauro. I legali di Di Lauro avevano più volte chiesto all’autorità giudiziaria di disporre una perizia per valutare lo stato di salute mentale del loro assistito, ma le istanze erano sempre state respinte. (Virgilio Notizie)