Lo stipendio medio in Italia è di 45mila euro lordi secondo i dati Ocse: siamo al 21° posto su 34
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Qual è lo stipendio medio in Italia lo chiarisce il report annuale dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico): nel report Jp Salary Outlook viene mostrato come nel 2023 gli italiani abbiano avuto una retribuzione lorda annua media di 44.893 euro. Si tratta di un dato in crescita dell'1,8% rispetto al 2022, ma se si allarga il periodo agli ultimi 8 anni allora l'aumento percentuale è stato pari a 7,5 punti. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altre testate
Gli stipendi crescono in Italia, di poco e non per tutti, ma aumentano e battonol’inflazione. A beneficiarne è soprattutto il settore privato e nel pubblico pesa ancora il mancato rinnovo dei contratti. (Panorama)
Secondo il rapporto annuale dell’Ocse, nel 2023 la retribuzione lorda annua media degli italiani è stata di 44.893 euro, con un incremento dell’1,8% rispetto al 2022. Se si estende l’analisi agli ultimi 8 anni, l’aumento complessivo è del 7,5%. (Finanza.com)
Il panorama retributivo in Italia: analisi dettagliata nel recente JP Salary Outlook 2024, con gli stipendi medi e la dinamica della crescita salariale. Il nuovo bollettino semestrale dell’Osservatorio JobPricing (JP Salary Outlook) offre un’analisi approfondita dello stato delle retribuzioni in Italia e le dinamiche salariali nel Paese. (PMI.it)
Questa però è la situazione solamente se consideriamo lo stipendio italiano medio. Noi italiani sappiamo bene che quando si tratta di valutare i nostri stipendi non c'è troppo da essere felici, soprattutto se paragonati ad altri paesi europei. (Esquire Italia)
Sugli stipendi dei lavoratori italiani continuano ad arrivare segnali sconfortanti: dal report Ocse “Jp Salary Outlook” risulta che nel 2023 i dipendenti in Italia hanno avuto una retribuzione lorda annua media di 44.893 euro, facendo collocare il nostro paese al posto numero 21 su 34 complessivi presi in esame dall’Ocse. (Orizzonte Scuola)
I salari reali sono in crescita su base annua nella maggior parte dei Paesi OCSE, in un contesto di inflazione in calo, ma in molti Paesi sono ancora al di sotto del livello del 2019. (PRESSENZA – International News Agency)