WeTransfer diventa italiana. Il colpo di Bending Spoons

WeTransfer diventa italiana. La piattaforma globale di condivisione di file fondata nei Paesi Bassi, è stata acquisita da Bending Spoons, tech company nata nel 2013 e cresciuta rapidamente a colpi di acquisizioni. Dopo l'affondo recente su StreamYard e Issuu, l'operazione WeTransfer rende Bending Spoons una realtà che ha superato i 3 miliardi di dollari di valore. Non solo. Negli ultimi anni, l'azienda ha registrato un periodo di crescita accelerata, alimentata dallo sviluppo strategico del prodotto, che ha portato la piattaforma a servire più di 600mila abbonati e 80 milioni di utenti attivi mensili. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

L’azienda italiana Bending Spoons , proprietaria di app come Evernote e Meetup , ha dichiarato oggi di aver acquisito il servizio di trasferimento file WeTransfer . (Il Sole 24 ORE)

Dopo StreamYarde e Issuee, l’italiana Bending Spoons compra anche WeTransfer, il popolare servizio che consente agli utenti di trasferire file di grandi dimensioni online. Cosa farà Bending Spoons con WeTransfer (Start Magazine)

Bending Spoons è stata assistita da A&O Shearman come consulente legale per l’M&A, da Latham & Watkins come consulente legale per le questioni finanziarie e da Ey Advisory, che ha fornito servizi di due diligence finanziaria e fiscale e di strutturazione. (Legalcommunity)

Bending Spoons, chi è il fondatore e ceo Luca Ferrari: dal mito di Siddharta alle acquisizioni da un miliardo

Con quasi 15 anni di storia alle spalle, oggi WeTransfer è uno dei servizi più usati al mondo per inviare file di grandi dimensioni ad amici e colleghi, anche perché è uno dei pochi che non richiede per forza un account. (Libero Tecnologia)

“WeTransfer è un nome molto rispettato in ambito tecnologico e creativo. Il costo dell’operazione non è ancora stato reso noto. (IL GIORNO)

Con una missione di vita: «Piegare i cucchiai». Se lo ricordate è quello che fa, con la forza della mente, il bambino con il capo rasato e l’abito da monaco buddista in una celebre scena di Matrix. (Corriere della Sera)