Albania, pronti i centri per i migranti: cosa sono e come funzionano

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Introduzione I centri sono due, uno a Shengjin e l'altro a Gjader e avrebbero dovuto aprire già lo scorso 20 maggio. La loro costruzione rappresenta uno dei punti fondamentali dell'accordo tra Roma e Tirana che punta a contrastare il traffico di esseri umani, prevenire i flussi migratori irregolari e accogliere solo chi ha diritto alla protezione internazionale. Con il protocollo di intesa, i migranti messi in salvo nel Mediterraneo dalle navi italiane potranno essere trasferiti nelle strutture albanesi (Sky Tg24 )

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Il modello proposto dall'Italia "è destinato a non restare un caso isolato", ha aggiunto (LAPRESSE)

Il piano, però, rischia di fallire ancor prima di partire. Nelle prossime settimane, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sono attesi in Albania per il taglio del nastro dei nuovi hotspot di Shengjin e del centro di detenzione e rimpatrio (Cpr) di Gjader. (Stranieri in Italia)

I lavori al centro di Gjader – una spianata recintata da un muro e dotata di container sovrapposti – sono ancora in corso, mentre quello a Shengjin sarebbe pronto. (Il Dubbio)

Centri di detenzione in Albania: tra ritardi e ambiguità giuridiche

Prima il 20 maggio, poi il primo agosto e ancora il 10 dello stesso mese. Ora – sembra – che i centri per i migranti in Albania siano davvero pronti per l’apertura. Manca solo l’ultimo passaggio dei collaudi: entro una settimana, riportano le agenzie, potranno accogliere i primi migranti così come stabilito dagli accordi firmati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal premier albanese Edi Rama. (Open)

I centri in Albania sono pronti, o almeno pronti per quel che è sufficiente ad accogliere il primo gruppo di migranti soccorsi nel Mediterraneo da mezzi militari italiani e destinati, secondo le intenzioni del governo, a un rimpatrio rapido dopo aver atteso, da reclusi, la probabile bocciatura alla loro richiesta di asilo. (la Repubblica)

A quanto si apprende, il sito di Gjader - quello di prima accoglienza al porto di Schengjin era già pronto - è stato consegnato ieri per i collaudi: c'è un centro per il trattenimento di richiedenti asilo (880 posti), un Cpr (144 posti) ed un penitenziario (20 posti). (Tuttosport)