Se l’Occidente piange i terroristi di Hezbollah
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Universitari fuoricorso, nostalgici del comunismo, assessori delle zone a traffico limitato, attivisti di sinistra, hipster con falce e martello sono scesi in piazza a piangere la morte del compagno Nasrallah. L’Occidente ricco piange i terroristi dal telefono, mentre sui social vengono diffuse le immagini di cittadini libanesi e siriani che distribuiscono dolci e ragazze iraniane che festeggiano… (La Stampa)
Su altri giornali
Allora la minaccia jihadista era appena iniziata, il tema interessava a pochi. Appassionato di pittura e di viaggi in Oriente, l’allora funzionario fa un’analisi della struttura Hezbollah e indica alcuni nomi: Imad Mughnyeh, leader militare, Mustafa Badreddine e Tal Hamiyah, i suoi collaboratori più stretti. (Corriere della Sera)
Lo sappiamo tutti. Ci avevano minacciato per telefono. (Corriere della Sera)
L’esecuzione del piano Nuovo Ordine che ha portato venerdì scorso al bombardamento del quartiere generale a Beirut del Partito di Dio e all’eliminazione del suo comandante Hassan Nasrallah avvicina però adesso come non mai la prospettiva di una ritorsione diretta e imminente del movimento libanese contro lo storico nemico. (il Giornale)
Nato in Libano nel 1952 nel governatorato di Balbeek-Hermel, non lo… Talal Hamiyah. (La Stampa)