Salvini naufrago tra i ministeri: il leader senza rotta
L'aspirazione del ministro dei Trasporti: tornare al Viminale, dopo la recente assoluzione che dovrebbe essere la certificazione che sì, «ha protetto i confini» Che Matteo Salvini fosse stato parcheggiato al ministero dei Trasporti perché non era riuscito a ottenere il Viminale era chiaro un secondo dopo la formazione del governo Meloni. Sì, certo, il leader della Lega ha ripetuto più volte che brigare di treni e di ponti fosse la sua grande aspirazione. (left)
Su altri giornali
Questa settimana raccontiamo, intervistando il nipote Manuel Pica, la storia di Marina Arduini. Scomparsa il 19 febbraio 2007. Scomparsa in pieno giorno ma avvolta nelle tenebre da diciassette anni. Un caso freddo secondo la terminologia giornalistica in realtà una caso “caldo” come il dolore che possiamo cogliere nelle parole di Manuel. (IlSudest)
Mentre i treni accumulano ritardi fino a 230 minuti, con i viaggiatori che cercano di raggiungere i cenoni della vigilia di Natale sentendosi come Ulisse in viaggio verso Itaca, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, continua a gongolarsi per l'assoluzione al processo Open Arms e tra una diretta su TikTok, un'inaugurazione e un incontro coi militanti della Lega non nasconde che sognerebbe di tornare al Viminale (Today.it)
Salvini: Ministero dell'Interno? Sto bene dove sto ma mi piacerebbe occuparmi della sicurezza (L'Unione Sarda.it)
“Dalla notte di domani Roma aprirà sue porte a milioni di pellegrini. Abbiamo lavorato tutti affinché la città eterna sia all’altezza delle aspettative “. (Il Fatto Quotidiano)
I diretti interessati, che sono tre, rispondono ovviamente in modo diverso. Il leader della Lega ci tornerebbe di corsa: “Sicuramente occuparsi della sicurezza di milioni di italiani è qualcosa di bello a cui tutti non potrebbero che ambire – ha detto – e se qualcuno in passato poteva dire ‘Salvini non può andare agli Interni perché c’è un processo in corso sulla sua condotta da ministro”, adesso questo alibi non c’è più'”. (Nicola Porro)
Romanzo Viminale. L'assoluzione nel processo Open Arms apre un nuovo fronte dialettico all'interno della maggioranza. Matteo Salvini, dopo la gran rinuncia fatta a ottobre di due anni fa proprio a causa del fascicolo giudiziario aperto su di lui a Palermo, si muove sul terreno delle possibilità, senza escludere nulla sul proprio futuro. (il Giornale)