Sulla tassa ai grandi patrimoni c’è il consenso di 7 italiani su 10
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Un camion con un manifesto della campagna "Tax the rich" con la foto del miliardario Jeff Bezos - ANSA Una legge europea per tassare i super-ricchi, cioè chi possiede patrimoni superiori ai 5 milioni e 400 mila euro, in Italia 50 mila persone, lo 0,1% della popolazione. L’idea - di cui si discute ormai da qualche anno tra G7, G20 e Nazioni Unite - raccoglie ampi consensi: 7 italiani su 10 sono favorevoli. (Avvenire)
Ne parlano anche altri media
ROMA. Una convinzione che non riguarda solo l’elettorato progressista, ma in buona parte anche chi vota a destra. (La Stampa)
Da un campione di 4.280 cittadini intervistati emerge che il 72% di essi è a favore di una tassa sui grandi patrimoni, al fine di ridurre le disuguaglianze che, negli ultimi 5 anni, sono considerevolmente aumentate e che non sono solo di natura economica, ma anche di accesso ai servizi, soprattutto quelli sanitari. (Lo Zoo di 105)
Sono alcuni dei dati che emergono dall’ indagine condotta a settembre dall’Istituto Demopolis per OXFAM Italia , i cui risultati sono stati presentati al Senato alla presenza di diversi parlamentari, dal responsabile economico Pd Antonio Misiani, passando per Giuseppe De Cristofaro e Angelo Bonelli (AVS), Riccardo Ricciardi ed Ettore Licheri (M5s). (Il Fatto Quotidiano)
Sono d’accordo sette italiani su 10 tra i 4 mila intervistati nell’indagine di Demopolis e Oxfam Italia presentata ieri al Senato. Sedici miliardi all’anno potrebbero entrare nelle casse dello Stato dalla tassazione sui grandi patrimoni dello 0,1% più ricco della popolazione, circa 50 mila persone. (il manifesto)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Per l’85% degli italiani il fisco non è equo. A dirlo una ricerca demoscopica dell’Oxfam. Per la maggioranza degli intervistati, sarebbe necessario spostare le tasse dal lavoro ai redditi finanziari. (TV2000)
Lo è poco o per niente, nella percezione dell’85% dell’opinione pubblica e questa iniquità contribuisce a rendere il Paese sempre più disuguale: per il 71%, le disuguaglianze in Italia sono aumentate negli ultimi 5 anni e sono di natura per lo più economica, ma anche di accesso ai servizi, soprattutto quelli sanitari. (Corriere della Sera)