Stagflazione: cos'è e quando si è verificata

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Investire.biz ECONOMIA

La tempesta abbattutasi recentemente sui mercati finanziari a causa della guerra commerciale ha fatto emergere i timori degli investitori che l'economia americana possa essere colpita dalla stagflazione. Il fenomeno in genere è molto paventato perché in qualche modo altera alcuni principi fondamentali dell'economia fiscale e monetaria, riducendo il campo di azione dei governi e delle Banche centrali (Investire.biz)

Ne parlano anche altre fonti

Fink (BlackRock), "Usa vicini o già in recessione" (affaritaliani.it)

Larry Fink, Ceo di BlackRock (il più grande fondo di investimento globale), non ha usato mezzi termini «Gli Stati Uniti sono molto vicini se non già in recessione», ha detto aggiungendo che «i dazi di Trump sono andati al di là di qualsiasi cosa avrei mai potuto immaginare nei miei 49 anni in finanza». (il Giornale)

E insieme a loro, oltre al mercato che non dà fiducia al progetto di riscrittura degli equilibri commerciali voluto da Donald Trump, anche la Federal Reserve esprime timori per l’andamento dell’inflazione che, sottolineano per la prima volta dopo mesi, potrebbe ritornare a salire toccando il 4%. (Il Messaggero)

Il Nobel Engle: “Negli Usa la recessione è inevitabile. Il contagio toccherà tutto il mondo”

Le prime trimestrali delle grandi banche di Wall Street sembrano tracciare un quadro roseo sulla salute del comparto bancario statunitense. Dopo il Liberation Day del 2 aprile, il giorno dell’annuncio di dazi di ritorsione da parte del presidente statunitense Donald Trump, i mercati hanno registrato oscillazioni che non si vedevano dai tempi della pandemia di Covid e della crisi finanziaria del 2008. (Milano Finanza)

Dice Larry Summers che le probabilità di una recessione negli Stati Uniti sono al 50%. Nondimeno, la banca americana stima adesso al 35% le probabilità di una recessione. (Corriere della Sera)

Il risultato non potrà che essere una recessione, che comincerà in America e si estenderà con penalizzazioni variabili al resto del mondo». ROMA – Non è cambiato niente: malgrado il parziale armistizio di mercoledì, la guerra commerciale scatenata da Trump continua a infuriare. (la Repubblica)