Caso Giulio Regeni, il teste Delta al processo: "Ho sentito quando lo torturavano"

Caso Giulio Regeni, il teste Delta al processo: Ho sentito quando lo torturavano
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Sky Tg24 INTERNO

"Ho visto un ragazzo italiano di altezza media, aveva un jeans e una maglietta con una felpa, mi pare fosse azzurra. Aveva circa 30 anni, forse poco piu'. Portava la barba, ma era molto corta. Era in piedi e parlava in italiano con un ufficiale. Io ho detto: "sta chiedendo un avvocato". Cosi' racconta il testimone protetto nel processo, in corso a Roma, sull'omicidio del ricercatore torturato e ucciso, nel 2016, a Il Cairo ascolta articolo ‘’Ho sentito Giulio Regeni che veniva picchiato e torturato, ho riconosciuto la sua voce, parlava in italiano e in arabo. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

Lo ha detto il teste 'delta', un cittadino egiziano che venne arrestato al Cairo insieme con Giulio Regeni, sentito oggi nel corso dell'udienza davanti alla Prima Corte di Assise di Roma nel processo per il sequestro e l'omicidio del ricercatore friulano che vede imputati quattro 007 egiziani. (ROMA on line)

"Ho sentito Giulio Regeni che veniva picchiato e torturato, ho riconosciuto la sua voce, parlava in italiano e in arabo. L'ho sentito anche nei giorni successivi lamentarsi, poi non ho sentito... (Virgilio)

Aveva circa 30 anni, forse poco più”, ha detto il testimone protetto ‘Delta’, in aula Occorsio. “Ho sentito quando Regeni gridava e veniva picchiato, parlava italiano e un arabo ma non da madrelingua. (B-Lab Live!)

Giulio Regeni, il racconto del testimone: «Sentivo mentre lo torturavano, si lamentava e parlava in arabo: chiedeva di parlare con un avvocato»

"Ho sentito Giulio Regeni che veniva picchiato e torturato, ho riconosciuto la sua voce, parlava in italiano e in arabo. L'ho sentito anche nei giorni successivi lamentarsi, poi non ho sentito più nulla". (Adnkronos)

Lo ha detto l'avvocata Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, al termine dell'udienza del processo davanti alla Prima Corte d'Assise che vede imputati i quattro 007 egiziani. (la Repubblica)

Lui chiedeva di potere parlare con un avvocato e con l'Ambasciata». Ricordo che lo vidi per la prima volta nel commissariato Dokki, eravamo stati arrestati entrambi il 25 gennaio del 2016. (leggo.it)