Stoltenberg “Il futuro dell’Ucraina è nella Nato”

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Il "futuro dell'Ucraina" è nella Nato e Kiev si muove irreversibilmente lungo un percorso in direzione dell'Alleanza Atlantica. Lo ha affermato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, durante la conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice di Washington. "La riduzione delle restrizioni all'utilizzo delle armi a lungo raggio fornite dagli alleati all'Ucraina, che consente di colpire obiettivi militari in territorio russo, rientra nel quadro del diritto di autodifesa", ha chiarito Stoltenberg. (Tiscali Notizie)

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I diplomatici dei 32 Paesi sono al lavoro sul documento finale del summit in corso a Washington (LAPRESSE)

, le spese in difesa; ribadisce il sostegno a Kiev, che deve essere "mirato ed efficace"; rilancia la richiesta di un maggiore impegno della Nato sul fronte Sud. (Tiscali Notizie)

È questo il risultato del vertice Nato? «Il problema era duplice, perché da una parte bisognava assicurare all’Ucraina il percorso verso la Nato, ma tenendo conto che non lo si può completare con le ostilità in atto, dall’altra blindare e adeguare quanto più possibile l’assistenza militare a guerra in corso ai possibili cambiamenti nel caso in cui Trump dovesse vincere le elezioni». (ilmessaggero.it)

F-16 in arrivo, ma per Kiev nella Nato si vedrà

Il piano fa seguito al primo vertice che si è svolto in Svizzera il 15-16 giugno e ha coinvolto rappresentanti di oltre 90 paesi. La Russia non era stata invitata e diversi Stati avevano inviato delegazioni di livello inferiore. (Corriere della Sera)

I leader della Nato si sono impegnati al vertice di Washington a dare all'Ucraina almeno 40 miliardi di euro in aiuti militari "entro il prossimo anno" per aiutarla a combattere contro la Russia. (la Repubblica)

Ucraina nella Nato ed F-16 in arrivo al fronte contro la Russia. Tra le dichiarazioni della seconda giornata di discussioni al vertice Nato di Washington ci sono due punti fissi e una variante molto significativa per la diplomazia italiana: la designazione di un rappresentante speciale dell’Alleanza atlantica per il «il vicinato meridionale», ovvero la sponda Sud del Mediterraneo. (il manifesto)