Fece violentare la moglie da decine di uomini, 20 anni di carcere a Pelicot
Il caso di Gisèle Pelicot, i figli in tribunale: "Una famiglia devastati" Anche la figlia Caroline Darian accusa il padre di essere stata drogata e abusata come la madre che ha subito le molestie per anni da oltre 50 uomini (AGI - Agenzia Italia)
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La sconvolgente tragedia vissuta da Gisèle Pelicot, fatta stuprare dal marito Dominique Pelicot per anni, a sua insaputa, dopo averla narcotizzata, da una settantina di uomini, nella loro casa di Mazan, in Francia (Città Nuova)
Dichiarati tutti colpevoli i suoi 50 coimputati, che hanno fra i 27 e i 74 anni: per loro le pene vanno dai 3 ai 20 anni. La giustizia francese ha condannato Dominique Pelicot alla pena massima, 20 anni di reclusione, per aver drogato, violentato e fatto violentare da sconosciuti per un decennio sua moglie. (ilgazzettino.it)
Il maxiprocesso shock sugli «stupri di Mazan», che ha squarciato il velo sulla «sottomissione chimica», si è chiuso ad Avignone, nel sud della Francia. Dominique Pelicot è stato «dichiarato colpevole» degli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot. (ilmessaggero.it)
A rendere evidente questa frattura sono state prima di tutto le parole dei figli di Gisèle Pelicot, che non hanno nascosto la loro delusione per le pene inflitte agli imputati, da 3 a 13 anni di carcere: “Pene troppo lievi” hanno dichiarato attraverso un membro della famiglia, chiedendo di rimanere anonimi. (Il Fatto Quotidiano)
L’ex marito della vittima, Dominique, è stato condannato a 20 anni, la pena massima, di cui due terzi senza sconti di pena. Gli altri imputati, tutti colpevoli, hanno ricevuto pene dai 3 ai 17 anni di reclusione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dominique Pelicot sedava la moglie Gisele con gli ansiolitici e poi permetteva che decine di uomini reclutati su Internet abusassero di lei. Il processo durato oltre tre mesi e che ha sconvolto la Francia e trasformato Gisele Pelicot in un’eroina femminista ha anche portato alla dichiarazione di colpevolezza di altri cinquanta uomini, la maggior parte dei quali ha negato le accuse. (Giornale di Sicilia)