Corteo pro Palestina a Napoli, la polizia protegge il consolato Usa

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Corriere della Sera ESTERI

Nuovo corteo per la Palestina a Napoli, con la partecipazione di circa seicento studenti che hanno provato a raggiungere la sede del consolato Usa, protetta da un ingente schieramento di forze dell'ordine. La polizia, che era in tenuta antisommossa, ha formato un vero e proprio cordone di sicurezza intorno alla struttura attuando una manovra di respingimento. I manifestanti sono restati a lungo in zona urlando slogan in favore della comunità di Gaza (Corriere della Sera)

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Nel 1947 esistevano 418 villaggi palestinesi; tre anni più tardi sarebbero scomparsi dalle carte geografiche, sostituiti da 161 insediamenti ebraici. “Non c’è un solo luogo costruito in questo paese che non abbia avuto una popolazione araba”. (ISPI)

Nonostante la pioggia, decine di persone hanno accolto l’invito di “Ferrara per la Palestina” a scendere in piazza per chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza. Il 15 maggio è un giorno significativo, perché segna l’anniversario della Nakba del 1948 quando più di 700mila palestinesi furono costretti ad abbandonare la propria terra dopo la fondazione dello stato di Israele. (Estense.com)

Ogni anno, il 15 maggio, il popolo palestinese ricorda la Nakba, letteralmente disastro o catastrofe. Era il 1948, l’anno in cui la Palestina perse la guerra contro Israele. (Inside Over)

Mentre la guerra nella Striscia di Gaza e i ripetuti ordini di evacuazione dell’esercito israeliano hanno costretto i civili a lasciare più volte le loro case e rifugi, i palestinesi di tutto il Medioriente ricordano la Nakba (‘la catastrofe’ in arabo) successiva alla creazione dello Stato di Israele nel 1948. (Il Fatto Quotidiano)

Gli studenti, con striscioni e cartelloni, sono partiti da Porta di Massa. I giovani esprimono solidarietà alla Palestina e ricordano i 78 anni della Nakba, ovvero l'esodo palestinese del 1948. (ilmattino.it)