Garzya: "Conte è molto legato alla città di Lecce, vi racconto un aneddoto divertente"

Garzya: Conte è molto legato alla città di Lecce, vi racconto un aneddoto divertente
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
AreaNapoli.it SPORT

Luigi Garzya, ex calciatore del Lecce, ha raccontato un simpatico aneddoto su Antonio Conte, attuale tecnico del Napoli. Antonio Conte nella giornata di oggi sfiderà il Lecce, la squadra della sua città. A tal proposito Luigi Garzya, ex calciatore del Lecce ed ex compagno di squadra di Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: “Antonio è molto legato alla sua terra, alla città. (AreaNapoli.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La prima rete, quella che non si scorda mai, la mise a segno al San Paolo quando aveva vent’anni. I campi polverosi e la squadra di papà Cosimino. (ilmattino.it)

Davvero? È sempre stato così, uno con la mentalità giusta, uno che dava il 100% in campo e fuori. Ma lui faceva una cosa che a me proprio non andava: andava a scuola e i suoi voti erano anche buoni - racconta Moriero -. (CalcioNapoli1926.it)

Intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Luigi Garzya ha raccontato Antonio Conte in vista del match che il suo Napoli giocherà allo stadio "Diego Maradona" contro il Lecce: "E' molto legato alla sua terra, alla città - ha esordito -. (TUTTO mercato WEB)

La sfida di Conte alla squadra della sua città: amarcord tra affetti e veleni

Moriero racconta Conte: "E' sempre stato così, uno con la mentalità giusta. Lecce? Amiamo quella terra" (TUTTO mercato WEB)

Qui ha ancora i genitori e poi ci siamo noi, gli amici di sempre. Lecce deve essere sempre orgogliosa di avere un figlio della sua terra che è tra i migliori allenatori del mondo. (CalcioNapoli1926.it)

«È la mia città», ha spiegato l’allenatore alla vigilia del confronto con i salentini che hanno rappresentato tanto per il giovane Antonio, centrocampista di talento cresciuto alla Juventina Lecce, la scuola calcio di p… Impossibile considerarla una sfida come tutte le altre. (La Repubblica)