SAVE THE CHILDREN * BAMBINI: «200 MILA TRA 0 E 5 ANNI IN POVERTÀ ALIMENTARE, 1 SU DIECI HA VISSUTO QUELLA ENERGETICA / IL 30% DEI BIMBI TROVA POSTO ALL’ASILO NIDO, IL 43,6% IN TRENTINO-ALTO ADIGE»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Giovedì 14 novembre 2024 (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// Save the Children, in Italia sempre meno bambini e sempre più poveri. 200mila tra 0 e 5 anni sono in povertà alimentare e uno su dieci ha vissuto quella energetica. L’Organizzazione pubblica oggi l’Atlante dell’Infanzia (a rischio) dedicato ai primi anni di vita. Ancora troppe disuguaglianze nei servizi per la prima infanzia. (agenzia giornalistica opinione)
La notizia riportata su altre testate
Negli ultimi 4 anni i prodotti alimentari e i servizi per la prima infanzia hanno subito un incremento di prezzi molto alto (rispettivamente +19,1% e +11,3%), mentre solo un bambino su 3 tra 0 e 2 anni accede a un asilo nido, con - oltretutto - forti disparità territoriali. (Save the Children Italia)
Secondo la XV edizione dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) in Italia, il costo dei beni di prima necessità per i bambini piccoli è ormai diventato insostenibile per molti genitori: i prezzi per latte e pappe sono aumentati più dell'inflazione. (Fanpage.it)
Duecentomila bambini italiani tra 0 e 5 anni in condizioni di povertà alimentare, cioè provenienti da famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni. Oltre la metà dei bimbi risiede nel Sud o nelle Isole. (Adnkronos)
Servizio di Antonella Mazza Teruel In Italia, circa 200 mila bambini tra zero e 5 anni vivono in povertà alimentare. Oltre la metà risiede nel mezzogiorno. Tutti i dati del report di Save the Children (TV2000)
giovedì 14 novembre 2024 Di Redazione Picenotime (picenotime.it)
In Italia, circa duecentomila bambini di età compresa tra 0 e 5 anni vivono in condizioni di povertà alimentare, il che significa che non hanno accesso a un pasto proteico almeno ogni due giorni. Questi bambini rappresentano l'8,5% del totale, con la maggioranza concentrata nel Sud e nelle isole, dove la percentuale sale al 12,9%, rispetto al 6,7% del Centro e al 6,1% del Nord. (Sardegna Live)