Boeing in difficoltà, saltano 17’000 posti di lavoro

Sui conti pesa in particolare lo sciopero a cui da circa un mese prendono parte 33’000 dipendenti, che chiedono un aumento del 40% del salario. L’azione, come si legge nella nota, sta facendo crollare i risultati dell’azienda nel terzo trimestre del 2024. Da qui la necessità di “ridefinire i numeri della forza lavoro per allinearli alla realtà finanziaria”. Il taglio interesserà anche la dirigenza. (RSI.ch Informazione)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Dobbiamo riorganizzare la nostra forza lavoro per allinearli alla nostra realtà finanziaria", ha affermato l'amministratore delegato Kelly Ortberg, aggiungendo che i tagli "riguarderanno dirigenti, manager e dipendenti". (Gazzetta di Parma)

Nell’anno orribile di Boeing arriva inevitabilmente anche una misura shock sul costo del lavoro: il nuovo ceo Kelly Ortberg ha annunciato un piano per ridurre del 10% la forza lavoro, circa 17mila posti, nel tentativo di ristrutturare l’azienda, riducendo i costi e migliorando la produzione dei suoi aerei, segnata da numerosi ritardi. (Il Sole 24 ORE)

La Boeing ha deciso di tagliare 17.000 posti di lavoro: la crisi del gigante aerospaziale americano è alle prese con una crisi profonda e deve anche affrontare un mega sciopero dei macchinisti a Seattle, perciò ha preparato gli investitori a nuove perdite "sostanziali" nel terzo trimestre. (ilmessaggero.it)

Boeing choc, licenzia il 10% dei dipendenti

Ed è solo l'inizio. Boeing sta attraversando una delle crisi più gravi della sua storia. (QuiFinanza)

Boeing lascerà a casa il 10% dei suoi dipendenti per “reimpostare i livelli di forza lavoro” e “allinearsi alla nostra realtà finanziaria e a una serie di priorità più mirate”. (Il Fatto Quotidiano)

Lo sciopero ha bloccato le fabbriche del gruppo nella zona di Seattle e come reazione l’azienda ha annunciato i licenziamenti, che in Italia sarebbero illegali con questa motivazione ma in America sono leciti. (La Stampa)