La vita dei nostri ragazzi sospesa tra realtà e social

La vita dei nostri ragazzi sospesa tra realtà e social
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È chiaro che non si può dire che lo “smartphone” sia la causa dei problemi di salute presenti oggi in età evolutiva, perché il problema non è stabilire un nesso di tipo “causa-effetto”. Mentre è inevitabile – e questo il libro di Haidt lo rivela citando un ‘enorme quantità di ricerche e riportando moltissimi dati scientifici – constatare come la sua presenza nella vita dei minori, l’intensità con cui viene utilizzato e l’età precoce che ne connota l’ingresso nella loro vita, abbia portato a riscontrare la prevalenza di quattro fenomeni ad alto impatto sulla loro salute fisica, psicologica e relazionale, dei soggetti in età evolutiva. (Famiglia Cristiana)

Ne parlano anche altri giornali

Per non dire degli smartphone - in giovane età è un dibattito che non riesce a centrare il punto, restando plafonato attorno all’ipotesi di vietare o meno queste piattaforme digitali. Ma non si parla abbastanza di responsabilità educative e, stringi stringi, di educazione. (Corriere del Ticino)

Vietare gli smartphone a chi ha meno di 14 anni e i social a chi ne ha meno di 16. È l’appello al governo promosso dal pedagogista Daniele Novara e dallo psicoterapeuta Alberto Pellai con una petizione, a cui si può aderire su Change. (Sky Tg24 )

Dai pedagogisti agli artisti vip, tutti uniti nel chiedere al governo un’ulteriore stretta sui cellulari per i giovani: niente smartphone a chi ha meno di 14 anni e nessun profilo social per gli under 16. (Virgilio Sapere)

La scuola inizia senza cellulari in classe

Dopo sette anni vissuti intensamente a Bologna, all'epoca con la supervisione di chef Bruno Barbieri, il progetto Fourghetti dell’imprenditrice milanese Silvia Belluzzi apre a Milano, in via Ascanio Sforza 77, e lascia all’Emilia Romagna il ricordo di un bistrot, un american bar e una locanda concepiti come casa del buon cibo, del buon vino, di chiacchiere e di risate. (Il Giornale d'Italia)

Vietare ai minori di 14 anni di avere uno smartphone e proibire agli under 16 di aprire un profilo sui social media. È l'appello dei pedagogisti Daniele Novara e Alberto Pellai, raccolto da colleghi e personalità del mondo dello spettacolo come Anna Oliverio Ferraris, Silvia Vegetti Finzi, Paola Cortellesi, Alba Rohrwacher, Luca Zingaretti e Stefano Accorsi. (Italia Oggi)

Questa decisione, che ha suscitato dibattiti e riflessioni, è stata presa per contrastare l'impatto negativo della tecnologia sul rendimento scolastico e sullo sviluppo cognitivo degli studenti. Il nuovo anno scolastico è iniziato con una svolta significativa per gli studenti delle scuole dell'infanzia, elementari e medie in Italia. (La Voce di Rovigo)