Processo Pelicot, Gise'le: "Rispetto la sentenza dei giudici"

Gise'le Pelicot, la vittima nel maxi-processo cosiddetto degli stupri di Mazan in Francia, ha detto di ''rispettare'' la sentenza dei giudici, criticata, in particolare, da diversi movimenti femministi che la considerano troppo morbida. ''La rispetto'', ha dichiarato Pelicot, parlando dopo la decisione annunciata stamattina al Palazzo di Giustizia di Avignone. "Ho attualmente fiducia nella nostra capacita' di cogliere collettivamente un futuro in cui ognuno, donne e uomini, possano vivere in armonia, nel mutuo rispetto e nella comprensione", ha aggiunto. (Tiscali Notizie)

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Ha voluto soprattutto ringraziare tutti: i suoi tre figli, gli avvocati, le associazioni di aiuto alle vittime che l’hanno accompagnata dentro e fuori dal tribunale per mesi. Con la voce rotta dall’emozione, Gisèle Pélicot ha letto davanti ai giornalisti un testo che si era preparata per il giorno del verdetto del processo di Mazan (Radio Popolare)

Delusi anche i figli Pelicot, non Gisèle che si è detta soddisfatta della corte e dei verdetti. La condanna a 20 anni del marito di Gisèle è stata sottolineata con un applauso dalle donne e dagli uomini arrivati fin dal primo mattino davanti al tribunale. (rsi.ch)

"Grazie Gisèle Pélicot. Per queste parole di giustizia in nome delle quali hai affrontato la prova a testa alta. Per le donne, che avranno per sempre una ricognitrice con cui parlare e combattere. (Adnkronos)

Un prima e un dopo il caso Pelicot

In Bangladesh si trova il più grande bordello al mondo. Il destino delle figlie delle prostitute è segnato fin dalla nascita. Iniziative locali lottano per rompere questo circolo vizioso. 9 minuti (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

ANSA (Avvenire)

Nell'aula del tribunale, la lettura delle sentenze nei confronti dei 51 dichiarati colpevoli degli stupri su Gisèle Pelicot è incessante. E lo è ancora di più se si pensa all'ipotesi per cui altri 30 uomini oltre ai presenti sarebbero stati contattati dal marito, per abusare di lei mentre era in stato di incoscienza. (Luce)