Atalanta, ricavi dall’Europa League da record e non solo: quanto incassa

La favola Atalanta in Europa League si è conclusa nel migliore dei modi, con la Dea che ha conquistato il tanto ambito trofeo tornando a vincere dopo 61 anni e portando per la prima volta in Italia la coppa della seconda competizione continentale da quando si chiama così. Un miracolo sportivo? Non proprio, perché chi conosce l'Atalanta e la famiglia Percassi sa bene che il trionfo è il traguardo, se non addirittura il punto di partenza, di una lunga storia imprenditoriale. (QuiFinanza)

Su altri media

È il modo in cui i giornali tedeschi parlano della vittoria nerazzurra, nei cui articoli spuntano le parole «bergamasken» in tedesco e «catenaccio» in italiano (ma solo per dire che non c’è stato). «La partita della sua vita», titola la Frankfurter Allgemeine Zeitung riferendosi a Lookman «volato verso il cielo sopra Dublino. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

E allora appena passata la sbornia europea, magari compiuto l’ormai irrinu… BERGAMO — E adesso, il giorno dopo, chi glielo spiega agli storici che il vero Risorgimento non lo fecero i centottanta bergamaschi del Garibaldi — tanti ne partirono da Bèrghem nella spedizione dei Mille — , ma lo ha firmato un nigeriano sotto il cielo di Dublino. (la Repubblica)

È proprio tutto vero: l’ Atalanta è europea o, se preferite, con un titolo internazionale! Il meritatissimo 3-0 al Bayer ci ricorda il punteggio col quale i nerazzurri il 2 giugno 1963 avevano conquistato a Milano la Coppa italia (L'Eco di Bergamo)

CALCIOMERCATO LAZIO - Non solo in campo: la partita tra Lazio e Sassuolo si giocherà anche sul mercato. L'ultima... Gli ultimi 90 minuti di questo campionato metteranno di fronte Lazio e Sassuolo. Ai biancocelesti basta un punto per blindare... (La Lazio Siamo Noi)

Ma il loro ritorno a Bergamo, con la Coppa, non me lo sarei perso per niente al mondo». «Non ho trovato voli per andare a Dublino. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

E quel "mola mia" (non mollare) è un must per la trentunenne fuoriclasse bergamasca, perché se c’è una sportiva che nella sua vita non ha mai mollato, rialzandosi dopo ogni batosta, è proprio Sofia Goggia. (IL GIORNO)