Ilario Castagner, amico dei vadesi I ricordi sul "mister dei miracoli"
La notizia della morte dell’ex allenatore di calcio Ilario Castagner ha portato dispiacere e mestizia anche tra cittadini di Sant’Angelo in Vado legati in qualche modo alla storia dell’allenatore del "Perugia dei miracoli". In quel Perugia che nella stagione 197879 terminò il campionato imbattuto, prima squadra nella storia del calcio italiano militava anche Antonio Ceccarini (l’indimenticato Tigre) di Sant’Angelo in Vado. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri media
Perugia ha salutato per l’ultima volta Ilario Castagner, un uomo che ha scritto alcune delle pagine più belle della storia biancorossa. Presso la Chiesa di San Giovanni Battista in Ferro di Cavallo si è svolto il funerale, al quale hanno preso parte tutti i giocatori e i dirigenti del Perugia Calcio, amici, ex compagni ed allievi e tanti tifosi e appassionati. (Calcio Grifo)
Lacrime, dolore, applausi, sciarpe e fumogeni per l'addio a Ilario Castagner. Perugia ha abbracciato per l'ultima volta il tecnico del Grifo dei miracoli, che si è spento sabato all'età di 82 anni. (Corriere dell'Umbria)
Presente il sindaco Andrea Romizi, l’attuale rosa guidata dal presidente Massimiliano Santopadre e dal tecnico Fabrizio Castori, oltre a tanti giocatori di quel “Perugia dei Miracoli” che nella stagione 1978/79 chiuse imbattuto il campionato di Serie A alle spalle del Milan. (Quotidiano del Sud)
Già nelle ore successive alla notizia della morte di Castagner, sono state avanzate varie proposte per intitolare alla sua memoria un luogo simbolo della Perugia calcistica e sportiva. Sta trovando consensi in città l'iniziativa del Messaggero per ricordare l'allenatore del Perugia dei Miracoli (TuttOggi)
La città gli dedichi il Santa Giuliana dove ha giocato e dove, in panchina, ha conquistato la prima storica serie A. Oppure la Curva Nord dello stadio di Pian... (Virgilio)
Il legame tra Ilario Castagner e Perugia non sarà mai cancellato. La certezza arriva dall’immagine della chiesa di Ferro di Cavallo, quartiere dove risiedeva, distante appena un chilometro dal ‘Renato Curi’, stracolma in un triste martedì di metà febbraio. (umbriaON)