Anti terrorismo: il ruolo della 22enne residente a Bologna, 'influencer' della jihad
Era appena rientrata dal Pakistan, suo Paese d'origine, la ragazza 22enne arrestata dai carabinieri alla vigilia di Natale nell'indagine su una presunta organizzazione terroristica per il... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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Li ha girati in città a Bologna, e condivisi anche pubblicamente, il ragazzo di 19 anni, nato nel capoluogo emiliano da famiglia pachistana, e tra gli arrestati alla vigilia di Natale dai carabinieri del Ros, nell'ambito d… Video sui social, TikTok ma non solo, che mostravano la "trasformazione" secondo i dettami dell'Islam, così come inculcati dalla sorella maggiore, ispirati alla Jihad. (La Stampa)
Una maxi operazione del Dipartimento Antiterrorismo della Procura di Bologna, in collaborazione con i carabinieri, ha portato oggi (24 dicembre), all’esecuzione di 5 misure cautelari nei confronti di altrettanti giovani di origine straniera, residenti nelle province di Bologna, Milano, Perugia e Udine. (TuttOggi)
La Jihad, la guerra santa contro gli infedeli «da sgozzare», la necessità di raddrizzare i piccoli musulmani che crescono in Paesi di «miscredenti», come l'Italia: una missione totalizzante, abbracciata in modo cieco, senza sé e senza ma, pur con qualche timore ma comunque nella consapevolezza di non poter più star fermi davanti alle ingiustizie subite dai fedeli, come il popolo palestinese di Gaza. (ilmessaggero.it)
Cinque giovani di origine straniera residenti a Bologna, Milano, Udine e Perugia sono ritenuti, a vario titolo, responsabili di avere costituito un'associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche denominate "Al Qaeda" e "Stato Islamico". (La Repubblica)
Cinque giovani, tutti di origine straniera, sono stati arrestati perché ritenuti responsabili di aver fatto parte di un’associazione terroristica "dedita alla promozione, al consolidamento ed al rafforzamento delle formazioni terroristiche globali Al Qaeda e Stato Islamico". (MilanoToday.it)
La 'testa' del gruppo di propaganda jihadista sgominato dal Ros dei Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura di Bologna e della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, era una ragazza, giovane pachistana cresciuta e residente a Bologna per la quale gli inquirenti evidenziano il «particolare attivismo» e «l'incessante opera di proselitismo». (ilmessaggero.it)